Appuntamenti

Promozione di iniziative

Zone del Silenzio

  • May 13, 2010 9:31 am

Caricati nella sezione Zone del Silenzio gli opuscoli "Zone del Silenzio 1" e "Zone del Silenzio 2".

A cura di

COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO A. ARTAUD

COLLETTIVO AULA R – SCIENZE POLITICHE PISA

GRUPPO DI DISCUSSIONE SUL CARCERE – PISA

ASSOCIAZIONE AUT AUT

OSSERVATORIO ANTIPROIBIZIONISTA CANAPISA

 

VERITA’ UNA GIUSTIZIA NESSUNA!

  • April 15, 2010 1:08 pm


Niki Aprile Gatti, Manuel Eliantonio, Marcello Lonzi, Francesco
Mastrogiovanni, Riccardo Rasman, Giuseppe Uva, Stefano Frapporti, Aldo
Bianzino, Simone La Penna, Bledar Vukaj
.

Morti per mano di uomini in divisa al servizio dello Stato.
come Carlo Giuliani Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi

ci sembra importante fare una corretta informazione su cosa veramente è
successo per far si che queste violenze non possano più accadere.
l’obbiettivo dell’iniziativa è di far raccontare a tutti i familiari la
loro storia, allargando allo stesso tempo il discorso ai vari contesti
( repressione, carcere, immigrazione, manicomi)
che emergono dalle diverse vicende.

I FAMILIARI INCONTRANO LA CITTA’

diamo voce ai familiari delle vittime delle forze dell’ordine e delle istituzioni.

SABATO 24 APRILE 2010 a Pisa
c/o Terrazza Leo Caffè alla stazione Leopolda in p.zza Guerrazzi

.


a partire dalle 16.00 incontro dibattito

a seguire dalle 19.00 aperitivo e buffet


ZONE DEL SILENZIO:
Associazione Aut Aut
Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud
Collettivo Aula R
Coordinamento antifascista antirazzista pisano
Guppo discussione carcere
Osservatorio antiproibizionista-Canapisa Crew

ZONA DEL SILENZIO: una storia di ordinaria violenza italiana

  • March 10, 2010 5:52 pm



GIOVEDì 18 MARZO 2010
c/o l’aula magna della
FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE
in via serafini 2 a PISA


ore 19:30 cena/buffet


ore 21 presentazione del libro a fumetti

ZONA DEL SILENZIO

una storia di ordinaria violenza italiana



di Checchino Antonini e Alessio Spataro
ed.minimum fax

Sarà presente l’autore Checchino Antonini. Il ricavato del buffet servirà a sostenere le spese legali di Maria Ciuffi (madre di Marcello Lonzi, morto nel carcere delle Sughere a Livorno nel 2003) che sarà presente al dibattito.

All’alba del 25 settembre del 2005, un diciottenne muore a Ferrara,
pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia.
La storia di Federico Aldrovandi sarebbe semplicemente questa, se una
madre veramente coraggiosa non avesse aperto un blog per battersi per una giustizia negata. Da quel blog e da un lavoro di inchiesta di tre anni nasce Zona del silenzio.
Un romanzo a fumetti che utilizza questo «normale» episodio di tragica
violenza tutto italiano per raccontare una piccola storia di resistenza e di amicizia. Quella di un giornalista e un giovane studente che si mettono in cerca della verità sulla morte di
Federico, e che finiranno per scoprire molto anche su loro stessi.


collettivo antipsichiatrico a.artaud
collettivo aula r
associazione aut-aut
osservatorio antiproibizionista canapisa

gruppo discussione carcere pisa

CENA ANTIPSICHIATRICA !!!

  • February 24, 2010 1:12 pm


Venerdì 5 Marzo 2010
presso il circolo a.r.c.i."Unità" del CEP
via.L. Boccherini 14 -Pisa-
 
CENA ANTIPSICHIATRICA!!!!!!

"Se anche tu preferisci la cucina al reparto psichiatrico,
il cameriere all’ infermiere e la lasagna alla terapia farmacologica …
il collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud è lieto di invitarti ad una cena di autofinanziamento dove
potrai degustare pietanze sopraffine bere buono vino e ascoltare buona musica;
in questo modo sosterrai le spese del collettivo con la modesta cifra di 10 Euro."

CENA

Menù

CROSTINI MISTI

LASAGNE VEGETARIANE

(NOCI,RADICCHIO/GORGONZOLA, PESTO)

TORTE SALATE VARIE, VERDURE GRATINATE

TORTA AL CIOCCOLATO

VINO

ci sarà anche la MOSTRA FOTOGRAFICA SULL’EX-MANICOMIO DI VOLTERRA
e la DISTRIBUZIONE di MATERIALE antipsichiatrico

per la cena ti preghiamo di prenotare almeno tre giorni prima mandando una mail di conferma
a antipsichiatriapisa@inventati.org o telefonando al 3334252605

il collettivo antipsichiatrico A.Artaud-Pisa
www.artaudpisa.noblogs.org
www.artaudpisa.blogspot.com

corteo a livorno contro i morti di stato !

  • January 15, 2010 12:53 pm
domani Sabato 16 Gennaio alle ore 11 partirà da Piazza della Repubblica,
a Livorno, una manifestazione organizzata da Maria Ciuffi, madre di
Marcello Lonzi morto 7 anni fa nel carcere di Livorno.
Manca ormai poco tempo affinchè questo omicidio possa essere portato a
processo ma la Procura di Livorno, nonostante abbia già prove e
iscritti nel registro degli indagati sta indugiando. Maria Ciuffi ha
convocato a Livorno molti dei parenti delle vittime dello Stato.
Una manifestazione contro le impunità di Stato, gli insabbiamenti, per
chiedere verità e giustizia.
Per ricordare le morti avvenute nelle carceri, nei reparti psichiatrici e
negli opg e nei cie..
noi ci saremo sotto il nostro volantino


collettivo antipsichiatrico a.artaud-pisa

nè in cella nè in reparto..BASTA MORTI DI STATO!!

27 ottobre 2005: muore a Trieste Riccardo Rasman di anni 33 nella sua
abitazione durante l’ esecuzione di un provvedimento di ricovero coatto.
Venne ammanettato con le mani dietro la schiena e gli
furono legate le caviglie con un filo di ferro.
Gli agenti effettuarono su Rasman una prolungata pressione sul dorso e lo
lasciarono nella predetta posizione prona per diversi minuti soffocandolo.

21 giugno
2006: muore a Cagliari in seguito a una tromboembolia venosa Giuseppe
Casu, venditore ambulante ricoverato con un Trattamento Sanitario
Obbligatorio(TSO) nel reparto psichiatrico di Cagliari, dopo essere
rimasto legato mani e piedi al letto per 7 giorni e sedato
farmacologicamente.

28 agosto
2006: muore a Palermo A.S., donna di 63 anni entrata in reparto
psichiatrico il 17 agosto e qui trattenuta per accertamenti; dopo alcuni
giorni di stato comatoso (dal 25 al 27) la donna si sarebbe risvegliata
per morire nella notte tra il 28 e il 29.

26 maggio
2007: muore a Bologna Edmond Idehen, nigeriano di 38 anni; l’uomo si era
sottoposto volontariamente alle cure, ma alla richiesta di poter andare a
casa i medici hanno deciso per il TSO e chiamato la polizia in seguito
alle sue insistenze; le indagini sulla sua morte sono ancora in corso,
la versione
ufficiale parla di una crisi cardiaca avvenuta mentre infermieri e
poliziotti
tentavano di portare l’uomo sul letto di contenzione..

12 giugno
2007: muore a Empoli Roberto Melino, 24 anni, per arresto
cardiocircolatorio; il giovane era entrato il 4 giugno in reparto in
Trattamento Sanitario Volontario (TSV), tramutato dai medici in TSO alla
richiesta di andare a casa;
resta da chiarire se la morte sia avvenuta per cause naturali o in
seguito alla somministrazione di qualche farmaco.

4 agosto 2009: muore Francesco Mastrogiovanni, anni 58, maestro di scuola
elementare ricoverato 4 giorni prima in TSO a Vallo della Lucania.
Durante tutto il suo ricovero fu alimentato solo con soluzioni
fisiologiche, legato al letto per 80 ore in una posizione in cui è
compromessa la normale funzione respiratoria, sedato con farmaci
antipsicotici, senza essere monitorato dal personale. Ai polsi e alle
caviglie recava escoriazioni larghe 4 centimetri.

Queste morti sono soltanto alcune di una lunga lista avvenute all’interno
di reparti psichiatrici.
Decessi in certi casi accaduti in circostanze sospette, le cui cause
rimangono oscure, gravissimi episodi che però non suscitano alcun
interesse nell’opinione pubblica e nei mass-media. Non può che rimanere
il dubbio su queste vicende, vere e proprie morti di Stato sulle quali è
necessario fare
chiarezza.

I reparti psichiatrici come le carceri, gli Ospedali Psichiatrici
Giudiziari, i Centri di Identificazione e di Espulsione sono istituzioni
totali in cui i diritti umani sono costantemente violati, zone d’ ombra
impenetrabili e lontane dagli sguardi della collettività in cui è
possibile commettere ogni sorta di abuso avvalendosi di sicura impunità.

La psichiatria, pseudoscienza priva di comprovate basi scientifiche e ben
inserita nelle dinamiche economiche del profitto, agisce somministrando
farmaci
ed evitando di informare il paziente riguardo la natura, la posologia e
le possibili contro-azioni dei composti chimici somministrati, effetti
collaterali che vengono ignorati o tralasciati dai medici stessi; questi
contro-effetti vanno dai disturbi dell’ attenzione e della memoria alla
confusione mentale, da problemi nel funzionamento di organi a disturbi
neurologici, fino al blocco
cardio-circolatorio e cardio-respiratorio causando quindi la morte.

Costante è il ricatto della psichiatria e spesso impossibile per la
persona il sottrarsi al suo pressante controllo.

Assistiamo giornalmente a TSO totalmente arbitrari, spesso effettuati con
l’uso della violenza, ricoveri volontari che diventano obbligatori nel
momento in cui il paziente chiede di poter tornare a casa.

Sono ancora in uso l’elettroshock e la contenzione fisica, che possono
giungere ad esiti tragici come nel caso di Giuseppe Casu e Francesco
Mastrogiovanni.

La violenza psichiatrica non è limitata all’arco temporale del ricovero
ospedaliero ma vede una sua continuazione anche all’esterno del reparto,
nella vita quotidiana del paziente che sarà stigmatizzato per sempre
come “malato mentale”, “pazzo”, persona da normalizzare o da emarginare.

L’invito è a rompere il silenzio, a denunciare gli abusi psichiatrici
perpetrati ai danni di individui troppo spesso impotenti perché
intrappolati nella solitudine psichiatrica, a distruggere quei miti di
cui la psichiatria si è circondata e a spezzare il muro di silenzio che
da sempre la circonda e la difende da attacchi esterni.

collettivo antipsichiatrico a.artaud-pisa

sab 28 nov serata benefit per gli arrestati di pistoia

  • November 24, 2009 12:11 pm

locanina per seratab benefit con arrestati per i fatti di pistoia
sab 28/11/09

SERATA BENEFIT PER GLI ARRESTATI DI PISTOIA

  • November 22, 2009 3:52 pm
il collettivo antipsichiatrico ANTONIN ARTAUD
lo spazio antagonista NEWROZ

      presentano

LIBERI/E TUTTI LIBERI/E SUBITO!!

SABATO 28 NOVEMBRE 09
c/o spazio antagonista NEWROZ
via garibaldi 72 PISA

SERATA BENEFIT PER GLI ARRESTATI DI PISTOIA

APERITIVO E CENA BUFFET

e a seguire dalle 23
DJ HUT electro dj set
DJ COOD electro live set

tutte le entrate andranno a coprire le spese legali per
i/le compagni/e arrestati/e per i fatti di pistoia

per contribuire a sostenere le spese legali

conto corrente intestato a: senza soste
causale:sottoscrizione spese processuali
codice IBAN

it67 v076 0113 9000 000 6830 122

GIU’ LE MANI DAI NOSTRI CORPI E DALLE NOSTRE MENTI!

  • May 29, 2009 6:10 pm

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Sabato 30 maggio CANAPISA

Ore 17 street parade piazza s.antonio pisa

Dalle Ore 21 banchino con materiale informativo all’ EXPO
in zona chillout

 

Come collettivo antipsichiatrico contrastiamo la logica
proibizionista che alimenta la medicalizzazione di massa e favorisce
l’espandersi della psichiatria, motivo per cui anche quest’anno partecipiamo alla
street parade antiproibizionista Canapisa, dedicata all’autodeterminazione e al
controllo sociale.

L’istituzione psichiatrica è uno dei principali strumenti
che il sistema usa per ostacolare l’autodeterminazione degli individui, per
arginare qualsiasi critica sociale e normalizzare quei comportamenti ritenuti
“pericolosi” poiché non conformi al mantenimento dello status quo, intervenendo
nel complesso ambito del disagio.

Assistiamo oggi ad una sistematica diffusione del
disagio, le cui cause vanno ricercate nella società in cui viviamo e nello
stile di vita che ci viene imposto e non a disturbi biochimici della mente. La
logica psichiatrica sminuisce invece le nostre sofferenze, riducendo le
reazioni dell’individuo al carico di stress cui si trova sottoposto a sintomi
di malattia e medicalizzando gli eventi naturali della vita. Poiché la risposta
psichiatrica è sempre la stessa per tutte le situazioni – diagnosi-etichetta e
cura farmacologia – crediamo che rivendicare il diritto all’autodeterminazione
in ambito psichiatrico significhi “riappropriarsi” del disagio e della
molteplicità di maniere per affrontarlo elaborandolo in maniera autonoma.

Il principio di manicomialità, su cui ancora oggi –
nonostante la tanto decantata chiusura dei manicomi – si basa l’istituzione
psichiatrica, comporta la negazione della libertà individuale: nel momento in
cui arbitrariamente si etichetta una persona come “malato mentale”, la si
annulla e si stabilisce che non è più in grado di decidere per sé
. Una
volta che la persona viene presa in carico, la psichiatria esercita su di essa
tutti i suoi dispositivi e le sue pratiche repressive e mortificanti, quali
l’obbligo delle cure, i ricoveri coatti (TSO trattamenti sanitari obbligatori e
ASO accertamenti sanitari obbligatori), la contenzione fisica e farmacologica,
la mancanza di informazione sugli effetti collaterali dei farmaci e sulla fine
del trattamento terapeutico, i ricatti, la gestione e il controllo della vita,
etc. L’obbligo di cura oggi non si limita più alla reclusione in una struttura,
ma si trasforma nell’impossibilità effettiva di modificare o sospendere il
trattamento psichiatrico per la costante minaccia di ricorso al ricovero
coatto.

Oggi l’istituzione psichiatrica continua ad essere uno
strumento di esclusione e correzione, ed ha enormemente ampliato il suo bacino
d’utenza aumentando di anno in anno il numero delle “malattie mentali” da
curare, ossia dei comportamenti “devianti” da uniformare. Tra questi rientra il
consumo di sostanze psicoattive, che, se in passato era considerato un vizio,
un piacere, oggi diviene sintomo di un disagio da trattare con cure
psichiatriche, trasformando un problema sociale in una questione sanitaria.
Grazie al decreto Fini Giovanardi ed alle nuove proposte di legge in materia psichiatrica,
si è rafforzato il legame proibizionismo-psichiatria ed i consumatori di
sostanze illegali sono diventati merce per le multinazionali farmaceutiche e
per l’industria del recupero e della riabilitazione sulla base di una doppia
diagnosi che li vede “malati mentali” in quanto drogati e “drogati” a causa
della loro malattia mentale. Nonostante si dimostri proibizionista nei
confronti di chi consuma volontariamente sostanze, la psichiatria diffonde sul
mercato molecole psicoattive e somministra trattamenti farmacologici che, oltre
ad essere spacciati ipocritamente come “terapeutici”, sono spesso introdotti
coercitivamente nel corpo! Gli psicofarmaci alterano il metabolismo e le
percezioni, rallentano i percorsi cognitivi e ideativi contrastando con la
possibilità di fare scelte autonome, generano fenomeni di dipendenza ed
assuefazione del tutto pari a quelli delle sostanze illegali classificate come
droghe pesanti, dalle quali si distinguono non per le loro proprietà chimiche o
effetti ma per il fatto di essere prescritti da un medico e commercializzate in
farmacia.

Siamo qui
per contestare ancora una volta il perpetuarsi di tutte le pratiche
psichiatriche e per smascherare l’interesse economico che si cela dietro
l’invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci. Non
lasciamo in pace chi porta avanti da più di un secolo una guerra quotidiana
contro la libertà individuale!

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org
– 3357002669

A Firenze il 4 aprile iniziative antipsichiatriche contro il WPA

  • March 24, 2009 2:47 pm

Dall’ 1 al 4 aprile 2009 a Firenze si terrà un convegno internazionale

organizzato dal WPA (World Psychiatric Association)
(il sito del WPA è
www.wpanet.org e quello con il programma è  www.wpa2009florence.org )
dove psichiatri, esponenti delle multinazionali del farmaco e associazioni dei familiari
discuteranno dei molteplici ambiti dell’intervento psichiatrico:

infanzia, donne, psichiatria genetista, tossicodipendenza, etnopsichiatria, sessualità, salute mentale e nuovi farmaci ecc…

Come collettivi antipsichiatrici saremo presenti con un banchino di controinformazione e distribuzione materiale la mattina del 4 aprile in piazza S. Maria Novella per contestare il

perpetuarsi di tutte le pratiche psichiatriche e per smascherare l’interesse economico che si cela dietro

l’invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci. 

Nel pomeriggio saremo presenti al corteo contro il piano strutturale e
contro lo sgombero del csa nEXt-emerson (partenza alle 15 da piazza S.Marco)
con uno spezzone antipsichiatrico.

Non lasciamo in pace chi porta avanti da più di un secolo una guerra quotidiana contro la libertà individuale!

Psichiatri giù le mani dalle nostre esistenze!!!!

Siete tutt* invitati a partecipare.

collettivo antipsichiatrico Violetta Van Gogh-Firenze
collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa

 

http://violetta.noblogs.org

http://artaudpisa.noblogs.org

 

merc. 4 marzo presentazione del libro “divieto d’infanzia” di c.gazzola

  • February 17, 2009 6:47 pm

MERCOLEDI’ 4 MARZO 2009
 ore 18
c/o l’aula magna
della facoltà di scienze politiche
in via serafini 3 Pisa

IL COLLETTIVO ANTONIN ARTAUD
L’ASSOCIAZIONE AUT AUT
LA BIBLIOTECA FRANCO SERANTINI

     presentano

DIVIETO D’INFANZIA  ed.bfs

psichiatria,controllo, profitto

di C.Gazzola
 sarà presente l’autrice
a seguire dibattito

per info:antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 
Il comportamento dei bambini non sempre soddisfa le aspettative della comunità adulta. Dei disagi infantili si preoccupa sempre meno la pedagogia e sempre di più la psichiatria e la genetica. La diagnosi ADHD (sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività) rappresenta l’esempio più eclatante. Le cure chimiche previste (come il Ritalin) interferiscono nella crescita a livello neurologico, la diagnosi considera il soggetto malato a causa di un comportamento "non idoneo" a una società sempre più omologata e omologante. Se si ritiene che l’ambito sociale e relazionale, nel quale un bambino cresce, sia poco importante e si incasella come patologia ogni comportamento che non rispecchia i canoni di presuntuosi obiettivi formativi, la soluzione verrà demandata ad esperti che si avvalgono di cure farmacologiche invasive. Così si distrugge l’infanzia, la fantasia, la libera espressività; su tutto ciò cala un sipario di silenzio che va rialzato.