CANAPISA 2017: LA FOLLIA di CURARE la PAZZIA

  • May 18, 2017 6:14 pm

come collettivo antipsichiatrico anche quest’anno parteciperemo a Canapisa.

sotto il volantino che distribuiremo durante la street parade.

CANAPISA STREET PARADE 2016 Sabato 20 maggio ore 16 Piazza Sant’Antonio – PISA

 

LA FOLLIA DI CURARE LA PAZZIA

Sulla crisi , il controllo sociale e il proibizionismo…

Anche quest’anno parteciperemo a Canapisa per sostenere la lotta antiproizionista e ribadirne l’affinità  con quella antipsichiatrica. Rivendichiamo la libertà di scegliere per noi stessi e rifiutiamo qualsiasi forma di patologizzazione dei comportamenti, tesa a creare categorie sociali discriminate e emarginate come quelle di “drogato” e “pazzo”.

L’istituzione psichiatrica è infatti uno dei principali strumenti che il sistema usa per ostacolare l’autodeterminazione degli individui, per arginare qualsiasi critica sociale e normalizzare quei comportamenti ritenuti “pericolosi” poiché non conformi al mantenimento dello status quo, intervenendo nel complesso ambito della sofferenza.

Assistiamo oggi ad una sistematica diffusione della crisi, sia sociale, economica e personale; le cui cause vanno ricercate nella società in cui viviamo e nello stile di vita che ci viene imposto e non nei disturbi biochimici della mente.

La logica psichiatrica sminuisce invece le nostre sofferenze, riducendo le reazioni dell’individuo al carico di stress cui si trova sottoposto  a sintomi di malattia e medicalizzando gli eventi naturali della vita.

Poiché la risposta psichiatrica è sempre la stessa per tutte le situazioni – diagnosi-etichetta e cura farmacologica – crediamo che rivendicare il diritto all’autodeterminazione in ambito psichiatrico significhi “riappropriarsi” della follia e della molteplicità di maniere per affrontarla, elaborandola in maniera autonoma.

La psichiatria moderna è diventata una tecnica di repressione tramite psicofarmaci. Che bisogno c’è della camicia di forza quando oggi basta una pillola oppure una siringa?

Sicuramente l’uso della violenza (non del tutto sparito, infatti in molti reperti si usa ancora la contenzione meccanica) è un approccio più appariscente e rumoroso, ecco perché è preferibile una tecnica, farmacologica, silenziosa, incontrollabile e diluibile. E’ molto più semplice convincere qualcuno a prendere delle pasticche o a farsi fare iniezioni che a farsi legare ad un letto.

L’istituzione psichiatrica continua a compiere la sua funzione di esclusione e controllo sociale, ed ha enormemente ampliato il suo bacino d’utenza aumentando di anno in anno il numero delle “malattie mentali” da curare, ossia dei comportamenti “devianti” da uniformare.

Tra questi rientra il consumo di sostanze psicoattive, che oggi diviene sintomo di un disagio da trattare con cure psichiatriche, trasformando un fenomeno culturale e sociale in una questione sanitaria. Negli ultimi anni a causa del decreto Fini-Giovanardi ed alle nuove proposte di legge in materia psichiatrica, si è rafforzato il legame proibizionismo-psichiatria ed i consumatori di sostanze illegali sono diventati merce per le multinazionali farmaceutiche e per l’industria del recupero e della riabilitazione sulla base di una doppia diagnosi che li vede “malati mentali” in quanto drogati e “drogati” a causa della loro “malattia mentale”.

Nonostante si dimostri proibizionista nei confronti di chi consuma volontariamente sostanze, la psichiatria diffonde sul mercato molecole psicoattive e somministra trattamenti farmacologici che sono spesso introdotti coercitivamente nel corpo delle persone.

Gli psicofarmaci, oltre ad agire solo sui sintomi e non sulle cause della sofferenza della persona, alterano il metabolismo e le percezioni, rallentano i percorsi cognitivi ed ideativi contrastando la possibilità di fare scelte autonome, generano fenomeni di dipendenza ed assuefazione del tutto pari, se non superiori, a quelli delle sostanze illegali classificate come droghe pesanti, dalle quali si distinguono non per le loro proprietà chimiche o effetti ma per il fatto di essere prescritti da un medico e commercializzate in farmacia. Siamo qui a chiedere dunque: qual’è la vera differenza fra le droghe illegali e gli psicofarmaci?

Siamo contro l’obbligo di cura e contro il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), non condanniamo a priori l’utilizzo di psicofarmaci ma pensiamo che spetti all’individuo deciderne in libertà e consapevolezza l’assunzione.

Il TSO, la cui applicazione avviene nei reparti ospedalieri preposti (i cosiddetti SPDC), ha effetti coercitivi che vanno ben oltre le mura della stanza d’ospedale: è usato, presso i CIM o i Centri Diurni, anche come strumento di ricatto quando la persona chiede di interrompere il trattamento o sospendere/scalare la terapia; infatti oggi l’ obbligo di cura non si limita più alla reclusione in una struttura, ma si trasforma nell’impossibilità effettiva di modificare o sospendere il trattamento psichiatrico per la costante minaccia di ricorso al ricovero coatto cui ci si avvale alla stregua di strumento di oppressione e punizione. Per questo ancora una volta diciamo NO ai TSO, perché i trattamenti sanitari non possono e non devono essere coercitivi e affinché nessuno più debba morire di psichiatria

Sentiamo pertanto l’esigenza di contrastare ancora una volta il perpetuarsi di tutte le pratiche psichiatriche e di smascherare l’interesse economico che si cela dietro l’invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci.

 

 

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

via San Lorenzo 38 56100 Pisa

 antipsichiatriapisa@inventati.org

www.artaudpisa.noblogs.org / 335 7002669

ROMA 6/5 INIZIATIVA IN RICORDO di SANDRO CAPPANNINI (NO PAZZIA)

  • April 30, 2017 9:33 pm

ROMA 6 MAGGIO

INIZIATIVA IN RICORDO DI SANDRO CAPPANNINI (WWW.NOPAZZIA.IT), 

Sabato 6 maggio 2017 a Roma, ci sarà una iniziativa in ricordo di Sandro Cappannini (morto nel dicembre 2016, creatore del sito internet ” www.nopazzia.it [1] ” di informazione critica alla psichiatria),
presso la libreria Anomalia (che fu’ anche sede del Telefono Viola
negli anni ’90, di cui Sandro faceva parte e successivamente di un gruppo di auto mutuo aiuto, gestito dallo stesso Sandro C.),

Sandro Cappannini, portava avanti la critica alla Psichiatria, perché :

-Fondata su una teoria,mai dimostrata, che la “malattia mentale” é causata da un difetto nel cervello (produzione e trasmissione dei
neurotrasmettitori). Solo che non esiste alcun tipo di analisi
strumentale (elettroencefalogramma, TAC, analisi del sangue o altro)
che possa rilevare una malattia mentale,questo presunto “difetto”. La
diagnosi di una malattia mentale é effettuata, da un* psichiatra,
solamente attraverso la osservazione dei comportamenti (nelle azioni e
nelle parole) di una persona e dal “giuidizio” (personale) che viene
dato su di essi (che é influenzato anche della cultura del tempo,
tantevvero che fino ai primi anni ’70, la omosessualità era era
considerata una malattia mentale, ed era riportata nel DSM
(pubblicazione in cui vengono elencate tutte le malattie mentali con i
loro sintomi,  edita dalla Associazione  Psichiatrica Americana ed
adottato come manuale diagnostico dagli psichiatri in tutto il mondo).

-Gli Psicofarmaci usati per “curare” le “malattia mentali”, hanno
gravi effetti collaterali (basta leggere i foglietti illustrativi, i
“bugiardini” ), debilitano la persona sia sul piano fisico  che su
quello intellettuale,  provocano, sono causa di vere e proprie
malattie iatrogene e vengono dati, generalmente, “a vita”, per
moltissimi anni.
Gli psicofarmaci non “curano”, ma vengono  usati perché fanno sparire
i “sintomi”, allo stesso modo per cui, in passato,  veniva usata la
Lobotomia (ad Egas Moniz_, _inventore della stessa, nel 1949 fu dato
il Premio Nobel per la Medicina).

-Usa lo strumento del TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) per
obbligare l’assunzione di psicofarmaci una persona che non li vuole
prendere.

DI SEGUITO IL PROGRAMMA SABATO 6 MAGGIO ore16, presso la libreria Anomalia (via dei Campani 73 a San Lorenzo, Roma)
INIZIATIVA IN RICORDO DI SANDRO CAPPANNINI

(creatore del sito internet ” www.nopazzia.it  ” di informazione critica alla psichiatria)

-Proiezione video-interviste a :
-Sandro Cappannini
-Giorgio Antonucci (medico,  psicanalista, collaboratore di Franco
Basagllia, antipsichiatra).

-Lettura di scritti di Sandro Cappannini.
-Presentazione dei contenuti del sito “nopazzia”.
-Interventi liberi e Dibattito.

amici e compagni di Sandro

FIRENZE: giov 4/5 presentazione di “CORRENTI di GUERRA” c/o via del Leone

  • April 29, 2017 11:33 am

GIOVEDI’ 4 MAGGIO a FIRENZE c/o via del Leone

Occupazione Via del Leone, Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud & Osservatorio Antipro presentano:

alle ORE 18:30 l’opuscolo “CORRENTI di GUERRA. Psichiatria militare e faradizzazione durante la Prima guerra mondiale.” a cura dell’autore Marco Rossi .

Saranno presenti al dibattito il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud e l’osservatorio Antiproibizionista-Canapisa Crew, oltrechè il giornalista Alessandro de Pascale (autore di svariati libri inchiesta tra cui l’ultimo “La guerra con la droga” in uscita per Castelvecchi ad Agosto 2017)

a seguire… ricca apericena, birrette alla spina, musica, freccette!

MILANO ven 28/04 iniziativa antipsichiatrica c/o Ambulatorio Medico Popolare

  • April 26, 2017 5:47 pm

MILANO VENERDI’ 28 APRILE C/O AMBULATORIO MEDICO POPOLARE in via dei Transiti

“ED AVEVAMO GLI OCCHI BELLI”

Una serata dedicata a tutti quegli spiriti solitari che fanno esperienza della vita e dei suoi  margini, per ricordare due compagni, Roma e Alfredo, uniti dalla stessa estrema passione e curiosità, e per attualizzare la memoria alle ore 18:30 presenteremo:

“Correnti di Guerra. La psichiatria militare e la faradizzazione durante la Prima guerra mondiale. ” di Marco Rossi autoprodotto dal collettivo Artaud e “un Odissea partigiana, dalla resistenza al manicomio” di M.Franzinelli e di N.Graziano

a seguire APERITIVO in attesa della CENA POPOLARE c/o C.O.A. T28

PISA: giov 6 Aprile iniziativa su PSICHIATRIA di GUERRA c/o EXPLOIT

  • March 31, 2017 6:53 pm

GIOVEDì 6 APRILE c/o EXPLOIT in largo Pontecorvo 2

Il Collettivo Antipsichiatrico ANTONIN ARTAUD

l’Osservatorio Antiproibizionista CANAPISA CREW

organizzano:

“PSICHIATRIA di GUERRA. Sperimentazione e business in ambito militare dalla Prima guerra mondiale ai giorni nostri.”

dalle ore 17:30 Presentazione dell’opuscolo “CORRENTI di GUERRA. Psichiatria militare e faradizzazione durante la Prima guerra mondiale.” di Marco Rossi e proiezione del video documentario“ Il NEMICO NASCOSTO”

A seguire APERICENA

PER INFO: antipsichiatriapisa@inventati.org

LIVORNO sab 25/03 discussione ANTIPRO e ANTIPSICHIATRICA c/o Festa della Semina

  • March 22, 2017 6:23 pm

Sabato 25 marzo a Livorno alle 18:00 il collettivo Antipsichiatria Antonin Artaud sarà alla Festa della Semina presso l’Ex Caserma Occupata per fare due chiacchiere insieme ai compagni dell’Osservatorio Antiproibizionista-Canapisa Crew, a partire dal libro “La guerra con la droga” di Alessandro de Pascale https://goo.gl/PA7joD.

Vi aspettiamo!!!

A seguire cena con l’accompagnamento musicale del Coro Garibaldi d’Assalto, concerto dei Guerrilla Farming e dj set dub-reaggae-jungle-100%jamaican di Roots Militant Hi-Fi, Dj Vybzz e StanZion.

 

 

CORRENTI DI GUERRA. Psichiatria militare e faradizzazione durante le Prima guerra mondiale

  • March 16, 2017 6:17 pm

sotto il link alla versione pdf da scaricare dell’opuscolo di Marco Rossi “Correnti di guerra”. Sulla psichiatria militare e l’uso della corrente elettrica durante la prima guerra mondiale, autoprodotto dal Collettivo Artaud.

correnti di guerra pdf

L’8 MARZO, LOTTO SEMPRE!

  • March 3, 2017 4:53 pm

L’8 MARZO, LOTTO SEMPRE!

Il collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa aderisce e partecipa allo sciopero globale femminista dell’8 marzo 2017.

Il movimento antipsichiatrico, come il femminismo e il transfemminismo, lotta da sempre per il diritto all’autoderminazione di tutte e tutti, contro la psichiatria come scienza del controllo sociale.

Religione e psichiatria si sono sempre preoccupate di esercitare il loro repressivo controllo su tutti quei comportamenti che, nelle differenti epoche, hanno suscitato e suscitano scandalo: dalla sessualità non convenzionale, al pensiero libertino; dalla disobbedienza alla famiglia, alla dissidenza politica; dalla diversità, alla stravaganza o incomprensibile stranezza. Ogni comportamento che si discosta dalla norma in una società che richiede efficienza, produttività e concorrenzialità, viene definito patologico.

Le carenze individuali della persona che vive una situazione di squilibrio vengono ricercate ed esaltate, anche quando si riconoscono le cause sociali del disagio. Ne è un chiaro esempio la categoria diagnostica del PTSD (disturbo da stress post-traumatico) che valuta il difetto della persona nel reagire a esperienze fortemente traumatiche, anziché il dramma sociale vissuto, invertendo così i termini di causa ed effetto.

I Manuali Diagnostici e Statistici dei Disturbi Mentali, DSM 1°, 2° e 3° includevano l’omosessualità tra le malattie mentali con annesse spiegazioni “scientifiche”. Solo nel DSM 4° del 1994, dopo un lungo dibattito e scontri interni, l’omosessualità come patologia non apparirà più, così come non vi si troverà l’isteria, che portò alla reclusione di migliaia di donne negli istituti manicomiali. Ma quante altre presunte malattie mentali sono state classificate col medesimo metodo “scientifico”?

Sopravvive ad esempio, seppur cambiato di nome, il disturbo dell’identità di genere, oggi disforia di genere. Proliferano le categorie diagnostiche associate alla vita della donna, dalla depressione post-partum, al disturbo disforico premestruale, e il sesso femminile è addirittura considerato un fattore di rischio nella depressione.

Anche l’infanzia è sotto i riflettori della psichiatria, così come il mondo migrante e quello precario: i soggetti improduttivi o socialmente “deboli” incarnano oggi tutta la sintomatologia del divario economico e sociale che viviamo e diventano destinatari di “cure”, anche obbligatorie, giacché la famigerata chiusura dei manicomi non ha intaccato il ricovero coatto e il trattamento sanitario obbligatorio (TSO).

Gli psichiatri si ergono a “curatori dell’infelicità” a sostegno dell’industria farmaceutica: più la nostra esistenza si complica, più ci propongono di alleviare le nostre difficoltà con molecole (psicofarmaci) che diluiscono silenziosamente la nostra capacità di reazione. Veniamo spinte a ricorrere al camice bianco come sostituto della solidarietà spontanea fra le persone. Si risponde alla necessità di riconoscimento delle esperienze drammatiche e delle sofferenze esistenziali, con diagnosi che vanificano la volontà di riprendere in mano le nostre vite, perché il problema siamo noi, che siamo “malate”.

CONTRO CHI CI VUOLE SUCCUBI, OBBEDIENTI E INQUADRATE.

CONTRO OGNI ETICHETTA PSICHIATRICA. CONTRO L’OBBLIGO DI CURA.

CONTRO LA PSICHIATRIA SCIENZA DEL CONTROLLO SOCIALE.

PER IL DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE E IL RICONOSCIMENTO DELLE DIFFERENZE:

NOI SCIOPERIAMO!!!

 

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud Pisa

www.artaudpisa.noblogs.org

VIAREGGIO giov 23 c/o SARS INIZIATIVA ANTIPSICHIATRICA e CINEFORUM con TITICUT FOLLIES

  • February 2, 2017 9:07 pm

INIZIATIVA ANTIPSICHIATRICA e CINEFORUM

VIAREGGIO  GIOVEDI’ 23 FEBBRAIO c/o c.s.a. SARS Via del Balipedio

in occasione del carnevale abbiamo scelto come tema mensile LA PSICHIATRIA , un tema tabu che riguarda molti e sulla quale serve fare informazione.
programma della serata:

alle ore 18 : chiaccherata / dibattito con il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

alle ore 20 : aperiPIZZA (in collaborazione con il nostro amato forno a legna)

alle ore 22 : proiezione del film “TITICUT FOLLIES”
Titicut Follies fa paura. Oltre ad essere un documento storico fenomenale il film possiede una forza suggestiva estrema, dovuta in parte alla drammaticità delle immagini e in parte allo stile con il quale Wiseman ci mostra la vita dei pazienti all’interno dell’istituto. Se vedere i deliri dei pazienti può toccarci umanamente, ciò che ci colpisce come un pugno allo stomaco è il comportamento dei dottori e degli addetti ai lavori: la freddezza, l’arroganza e la violenza con le quali i pazienti vengono trattati sono a tratti insopportabili. E sono quelle sigarette costantemente accese in mano ai dottori (anche mentre intubano un uomo) a diventare un simbolo di fastidiosa superiorità. I pazienti sono personaggi ai quali Wiseman cerca di restituire tutta l’umanità che all’interno dell’istituto viene loro tolta, così come vengono loro tolti i vestiti, mero accessorio che a gente “ritardata” non serve. Il piano sequenza con il quale viene seguito un uomo che, spogliato dagli infermieri, viene chiuso nudo in una cella in isolamento è qualcosa di indimenticabile

 

presentazioni ELETTROSHOCK sab 17 SCHIO e dom 18 MONTECCHIO (VICENZA)

  • December 11, 2016 12:03 pm

locandina-elettroshock-schio-viSABATO 17 DICEMBRE SCHIO (VICENZA) 

c/o il bar Due Mori in via Pasubio

alle ore 21 presentazione di:

“ELETTROSHOCK”  La storia delle terapie elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute.”

a cura del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud.

Edizioni Sensibili Alle Foglie.

 

 

locandina-elettroshock-montecchio-viDOMENICA 18 DICEMBRE MONTECCHIO (VICENZA)

c/o Circolo La Mesa in via Leonardo da Vinci (zona Alte Ceccato)

alle ore 16:30 presentazione di:

“ELETTROSHOCK”  La storia delle terapie elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute.”

a cura del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Edizioni Sensibili Alle Foglie.

 

per info: antipsichiatriapisa@inventati.org  www.artaudpisa.noblogs.org