FIRENZE: 21 e 22 maggio 2 INCONTRI con SAMAH JABR all’Università degli studi

  • May 14, 2025 6:53 pm

2 INCONTRI CON SAMAH JABR all’Università degli studi di Firenze

LA PSICOLOGIA NEI CONTESTI DI OPPRESSIONE PROLUNGATA: RESILIENZA e RESISTENZA in PALESTINA

Samah Jabr è una psichiatra, psicoterapeuta e scrittrice palestinese

Mercoledì 21 maggio 15:00-17:00 Facoltà di Psicologia in via della Torretta, aula 010

Giovedì 22 maggio Facoltà di Scienze Politiche in via delle Pandette,

edificio D5, aula 001

Evento organizzato da docenti universitari e realtà cittadine e studentesche

Durante gli incontri saranno disponibili copie dei libri dell’autrice

FIRENZE: venerdì 16/05 presentazione dell’opuscolo : “IL RUOLO DELLA PSICHIATRIA NELL’OCCUPAZIONE DELLA PALESTINA” c/o Cpa Fi-sud

  • May 10, 2025 8:21 pm

FIRENZE VENERDì 16 MAGGIO c/o CPA FI-SUD via di Villamagna 22 Ore 18:30

il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud presenta l’opuscolo:

“IL RUOLO DELLA PSICHIATRIA NELL’OCCUPAZIONE DELLA PALESTINA” –Campaign for Psych Abolition– autoproduzione Luglio 2024

Leggere criticamente la psichiatria come pilastro del sionismo, smantellare la visione strutturale occidentale della salute mentale e de-patologizzare la Resistenza.

Per info: antipsichiatriapisa@inventati.org

LINK per ASCOLTARE INTERVISTA a Radio OndaRossa sul processo alla Stella Maris, sulla Campagna “DATE I NUMERI” e sulla contenzione meccanica

  • May 9, 2025 8:50 am

https://www.ondarossa.info/trx/coordinamento-cittadino-sanita

Questo è il link per ascoltare l’intervista che abbiamo fatto, come Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud, a Radio OndaRossa con gli aggiornamenti sul processo per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia in provincia di Pisa gestita dalla Stella Maris dopo l’udienza di martedì 6 maggio 2025. Abbiamo parlato inoltre anche di contenzione meccanica e della campagna “Date i numeri!”, vogliamo sapere quante contenzioni vengono effettuate in totale in Italia. A un monitoraggio del 2024 quasi metà delle regioni non ha risposto o ha comunicato di non detenere dati sulle contenzione meccanica a livello regionale. Tra queste, la Regione Toscana. L’ intervista inizia dal minuto 2 fino al minuto 26.

PISA: martedì 13 maggio presentazione di “TANTO SCAPPO LO STESSO” di A. Banfi e “FRANCO BASAGLIA passato e presente di una rivoluzione” di L. Jona e E. Storace c/o Libreria Tra le righe alle ore 18 in via Corsica

  • May 5, 2025 10:32 pm

INTERVENTO sul NUOVO OSPEDALE Stella Maris: PRIVATO NON è PUBBLICO

  • May 2, 2025 5:47 pm


Riceviamo da Sondra Cerrai e Andrea Giordani, genitori di Mattia, questo scritto che volentieri pubblichiamo, sulla costruzione del nuovo ospedale della Stella Maris a Cisanello – Pisa.


Intervento sul nuovo ospedale Stella Maris: privato non è pubblico


Leggiamo con una certa perplessità le parole del presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Toscana, Antonio Mazzeo, che ha salutato la posa della prima pietra del nuovo ospedale della Fondazione Stella Maris come se si trattasse di una conquista per la sanità pubblica.

È bene ristabilire un punto fondamentale: l’IRCCS Fondazione Stella Maris è, e rimane, una struttura privata. Certo, accreditata con il servizio sanitario nazionale, certo, riconosciuta come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico; ma privata. E quindi sottoposta a logiche, gestione e governance che non rispondono alle regole del servizio sanitario pubblico.

Quando le istituzioni regionali si affrettano a sostenere ed elogiare la costruzione di una fondazione privata, descritta come un “successo della sanità pubblica”, si cade in un equivoco grave. Quando le massime autorità regionali e locali (a partire dal Presidente Giani e dal Sindaco Conti) si presentano in massa a presentazioni propagandistiche parlando a nome degli “ultimi”, invocando a loro favore l’operato di Papa Francesco, siamo nell’avanspettacolo.

La sanità pubblica è un’altra cosa: è trasparenza, controllo democratico, universalità. Affidare sempre più pezzi di sanità a soggetti privati – seppur accreditati – significa spostare l’asse della salute da un diritto collettivo a una prestazione erogata da un soggetto esterno, a cui la Regione si limita a pagare la fattura.

E c’è di più: la Fondazione Stella Maris non può neanche essere presentata come un’eccellenza indiscussa. È in corso presso il Tribunale di Pisa il più grande processo per maltrattamenti contro persone con disabilità della storia italiana (la prossima udienza ci sarà martedì 6 maggio). Alla sbarra ci sono ex operatori accusati di abusi fisici e psicologici ai danni di giovani disabili e autistici gravi, ricoverati presso la struttura di Montalto di Fauglia della Stella Maris, e dirigenti e medici accusati di mancata sorveglianza e assunzione di personale privo di requisiti. I fatti contestati risalgono a diversi anni fa, le telecamere furono messe dai carabinieri dal giugno al settembre del 2017 rivelando 280 episodi di violenza in meno di tre mesi. Violenze documentate anche da denunce di familiari, indagini meticolose e intercettazioni ambientali.

E allora ci chiediamo, come genitori di Mattia Giordani, uno dei ragazzi vittime di quei maltrattamenti e poi morto in circostanze ancora in via di accertamento: com’è possibile che la Regione Toscana, invece di costituirsi parte civile per tutelare i diritti calpestati di quei ragazzi, oggi celebri come “pubblico” un istituto che è privato e che porta ancora addosso le cicatrici di quei fatti gravissimi?

Ben venga una nuova struttura, ben venga la ricerca, ma sia chiaro a tutti i cittadini toscani che non si sta costruendo un nuovo ospedale pubblico. Si sta potenziando un istituto privato, su cui gravano ancora ombre pesanti. Presentarlo diversamente è una mistificazione.

Sondra Cerrai e Andrea Giordani genitori di Mattia

CAMPAGNA “DATE I NUMERI” sulle CONTENZIONI in Toscana + comunicato MONTALTO di FAUGLIA: il LATO OSCURO della CURA – ABUSI, CONTENZIONI e SILENZI

  • April 30, 2025 12:03 am

PISA: martedì 6/05 PRESIDIO – VERITà sulle VIOLENZE alla Stella Maris

  • April 17, 2025 7:53 pm

PISA: Martedì 6 maggio PRESIDIO in SOLIDARIETÀ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI alla Stella Maris!

  • April 12, 2025 9:20 pm

NO allo SFRATTO di CASA GALEONE!

  • March 28, 2025 10:09 pm

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato di Casa Galeone realtà delle Marche impegnata da tempo anche nelle lotte antipsichiatriche

IL GALEONE IN TEMPESTA

Nel 2022, venuti a conoscenza delle intenzioni di sfratto della proprietà nonostante non fossimo mai stati morosi e sussistessero noti accordi con il legittimo proprietario Arnaldo Natali, spalle al muro abbiamo deciso di opporci agli sfratti in sede processuale, forti delle nostre ragioni e delle evidenze che credevamo incontestabili.

Ci siamo imbarcati in un’impresa costosa, lunga e complicata su un terreno ostile che non è mai stato il nostro. In tribunale ci siamo sempre andati o perchè trascinati dalle guardie o per sostenere compagni/e inguaiati/e con la legge. Mai volontariamente a cercare “giustizia”. E così doveva rimanere.

Una volta saliti su questo carrozzone siamo stati travolti da schemi che ci hanno obbligato a contrarre la nostra attitudine al conflitto, sovradeterminando le nostre pratiche e sottraendo energia alle lotte e ai progetti per dedicarci alla raccolta fondi perché, a differenza della proprietà che ha a disposizione fondi illimitati piovuti dal cielo, noi possiamo contare solo sulle nostre forze e sulla solidarietà dei nostri compagni e delle nostre compagne.

Il 12/02/2025 nel giudizio n.r.g. 225/2024 la Sezione specializzata agraria del tribunale di Macerata ha emesso la sentenza in merito al procedimento sulla supposta finita locazione dell’immobile abitativo decretando l’obbligo del rilascio non oltre il 31 Maggio 2025.

Con la stessa ci condannano, inoltre, al pagamento delle spese legali sostenute dalla proprietà e al pagamento degli affitti non versati dal 2023 ad oggi.

Tutte le nostre richieste in merito alla natura del contratto, di fatto agrario e non di civile abitazione, e soprattutto a quelle relative a un importante controcredito che vanteremmo in seguito ai numerosi e dettagliati lavori di ristrutturazione sono state rigettate malamente.

Il 22/11/2024 nel giudizio 1119/2022-535/2023 r. g. vertenti, la corte d’appello d’ Ancona respinge il nostro ricorso condannandoci al rilascio della terra liberandola tempestivamente di ogni soprassuolo e ovviamente siamo stati anche condannati a rifondere spese legali e canoni. Abbiamo infine ricorso in cassazione sperando che, non essendo ancora andato in giudicato, avrebbe “puntellato” l’impianto delle nostre istanze in merito alla questione abitativa.

Un disastro.

Abbiamo infine offerto in extremis, per l’acquisto della casa, una cifra spropositata. Molto più alta del reale valore dell’immobile. Una cifra a cui, solo una manciata di mesi prima, la proprietà ci aveva chiesto di arrivare per la sua cessione e alla quale abbiamo ricevuto come risposta un laconico: “non esistono i presupposti per improntare una qualsivoglia trattativa”. Che tradotto probabilmente significa: “piuttosto la bruciamo”.

Che vi fosse un problema ideologico di fondo lo aveva candidamente confessato il loro avvocato, tale Michelangelo Seri di Civitanova Marche, dobbiamo dire a tratti più realista del re, che probabilmente dietro mandato della Luna srl ha cercato, nelle varie udienze, di inserire la questione politica e morale nel dibattimento. In particolare, durante le mobilitazioni in solidarietà dell’anarchico Alfredo Cospito ha millantato la nostra “pericolosità sociale” perché protagonisti di un’esperienza agricola comunitaria di stampo libertario, arrivando poi a ridicolizzarsi nel tentativo di stigmatizzare come esotico e ambiguo il nostro modello di vita in comune, e definendo inoltre “fantasie agresti” le nostre pratiche contadine.

Probabilmente il problema nasce quando, la non ancora erede Miriam Natali, durante una visita a Casa Galeone accompagnata dal fido Lino Sopranzi, commercialista con delega di amministratore di sostegno del vecchio Arnaldo oramai infermo, si imbatté nel nostro frigorifero a doppia anta. Sicuramente l’elettrodomestico che più di tutti gli altri manifesta il suo Antifascismo. Secondo il loro terzista pare che alla vista di tutti quegli adesivi colorati e inequivocabili, ne sia uscita particolarmente turbata... Il famoso problema ideologico di fondo.

Non vogliamo negare né la profonda tristezza, né la grande rabbia per questo sopruso, né l’oggettiva difficoltà a coprire le spese legali.

Sappiamo che difficilmente gli spazi di casa nostra saranno nuovamente abitati perché sull’immobile pendono una serie di vincoli oltre che una frana attiva che dovrebbero dissuadere anche il più sprovveduto acquirente, e quindi questi spazi così pieni vita, progetti, disagio, ricordi sono destinati all’abbandono, al silenzio.

Sappiamo che a breve la nostra terra che abbiamo trasformato da un campo arido e avvelenato in luogo fertile e ricco di biodiversità verrà riconsegnata all’agroindustria che in una sola stagione procederà allo sterminio dei micro-ecosistemi che vi erano rinati.

In questi giorni stiamo cercando disperatamente un altro posto dove continuare il progetto di casa galeone ma non è semplice. Per niente. Non è semplice immaginare un altro luogo dove ricominciare, organizzare un trasloco in odore di esodo, asportare tutti gli impianti e le migliorie approntate in questi anni, immaginare che una nuova bimba possa nascere proprio nei giorni dello sfratto e pensare di abbandonare un luogo a cui abbiamo dato così tanto e che così tanto ci ha dato. Non è semplice.

Noi comunque non molliamo e i conti non si chiuderanno di certo così.

Non riusciamo ad immaginare un altro modo di vivere e di lottare.

Vorremmo concludere citando testualmente il presidente della commissione speciale agraria del tribunale di Macerata quando per richiamare a gran voce gli avvocati e i suoi colleghi alla lettura dell’ultima sentenza dice:

ADESSO TOCCA AGLI ANARCHICI

PODCAST su Radio Blackout dell’incontro di AUTODIFESA ANTIPSICHIATRICA sul TSO

  • March 26, 2025 4:15 pm

REGISTRAZIONE dell’incontro di AUTODIFESA ANTIPSICHIATRICA vol II TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO

https://radioblackout.org/podcast/autodifesa-antipsichiatrica-vol-ii-trattamento-sanitario-obbligatorio/

A questo link potete sentire alcuni estratti dall’incontro svoltosi il 23 novembre 2024 al Mezacal Squat di Torino in cui, insieme a Ri-congiunzioni, come collettivo Artaud abbiamo parlato di Trattamento Sanitario Obbligatorio.

Autodifesa Antipsichiatrica nasce come rubrica di Ri-congiunzioni per diffondere strumenti e conoscenze utili per comprendere meglio, che cos’è e come funziona la psichiatria in Italia. Troppo spesso la psichiatria non è la “medicina” per curare i corpi delle persone ma uno “strumento” per controllare, reprimere e sedare.

Fare antipsichiatria significa osservare questa disciplina con un occhio critico, da un angolatura che fa emergere ciò che viene occultato dalle istituzioni totali. Se i manicomi sono stati chiusi cinquant’anni fa, oggi, davanti ad una psichiatria neo-manicomiale, ci chiediamo quali sono le nuove articolazioni e i nuovi dispositivi della psichiatria da cui dobbiamo saperci difendere.