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LINK INTERVISTA a radio BLACKOUT dal Presidio del 20/06 in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI alla STELLA MARIS

  • June 22, 2023 3:36 pm

https://radioblackout.org/podcast/streghe-e-saperi-medici-aggiornamenti-del-20-06-2023/

Questo è il link per sentire la puntata di Ri-Congiunzioni, una trasmissione di Radio BlackOut. A 1 ora e 4 minuti circa trovate l’intervista fatta in diretta, come collettivo Artaud, martedì 20 giugno per parlare del PRESIDIO in solidarietà alle vittime dei maltrattamenti alla STELLA MARIS di Pisa.

VERITA’ SUGLI ABUSI ALLA STELLA MARIS, SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI!

RESOCONTO PRESIDIO del 20/06 in SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI alla STELLA MARIS a Pisa

  • June 21, 2023 2:47 pm

RESOCONTO PRESIDIO in SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI alla STELLA MARIS a Pisa

Nonostante l’ennesimo rinvio dell’udienza prevista martedì 20 giugno, rinvio funzionale ad allungare sempre di più i tempi rendendo la giustizia meno giusta e sfiancando le famiglie e le parti civili coinvolte, si è svolto ugualmente il presidio sotto il tribunale di Pisa per i maltrattamenti avvenuti nell’estate del 2016 all’interno della struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. Sono 25 le famiglie coinvolte, genitori delle ragazze e dei ragazzi con autismo maltrattati, insultati e picchiati per mesi all’interno della struttura di Fauglia.

La scorsa settimana Roberto Cutajar, direttore generale della Stella Maris, è stato assolto nel secondo grado del processo dalla corte d’appello di Firenze. In primo grado era ricorso al rito abbreviato ed era stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. La sentenza era attesa da mesi, il processo aveva dovuto subire vari rinvii per la mancata trasmissione di atti da Pisa a Firenze (atti che Pisa sosteneva di aver inviato e Firenze di non aver ricevuto). Le parti avevano già discusso da oltre un anno e il procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado. Ma improvvisamente, durante l’ultima udienza (quella definitiva), si è presentato di fronte agli avvocati un nuovo collegio. Sì, avete capito bene: un collegio composto da tre magistrati diversi rispetto a quelli che avevano seguito dall’inizio tutte le fasi processuali!!! Questo collegio in nuova composizione ha ribaltato la sentenza di primo grado, non ha condiviso la richiesta di condanna del procuratore generale e ha abbracciato il teorema difensivo.

Il 19 giugno, il giorno precedente l’udienza per il procedimento che vede imputati per maltrattamenti 15 persone fra operatori e dottori, è giunta la notizia che il giudice non ha concesso l’autorizzazione alle telecamere della Rai a riprendere l’udienza con la seguente motivazione: “non rinvenendosi un interesse sociale particolarmente rilevante alla conoscenza del dibattimento”. Sottolineiamo che è semplicemente scandaloso che la sorte di 25 persone con autismo e delle loro famiglie non presentino per un tribunale alcuna rilevanza sociale.

Il presidio è stata un’ottima occasione d’incontro fra diversi familiari che hanno avuto figli vittime di maltrattamenti e che hanno potuto confrontarsi e raccontare la loro storia.
Non lasceremo sole le vittime e i loro familiari, infatti continueremo a portare la nostra presenza solidale anche alla prossima udienza, prevista per ottobre. Non ci interessa la giustizia dei tribunali. La triste vicenda di Montalto di Fauglia svela e mette sotto gli occhi di tuttə i dispositivi mortificanti insiti in questa tipologia di istituzioni totali, dove la possibilità di sopraffazione e la mancanza di trasparenza creano spesso le condizioni per soprusi e violazioni dei diritti e della dignità delle persone.

VERITA’ SUGLI ABUSI ALLA STELLA MARIS, SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI!

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 3357002669

LINK per ascoltare una NUOVA INTERVISTA su Radio Ondarossa sui MALTRATTAMENTI alla Stella Maris

  • June 17, 2023 3:07 pm

https://www.ondarossa.info/newsredazione/2023/06/verita-sugli-abusi-alla-stella-maris

Questo è il link per ascoltare l’intervista che abbiamo fatto, come collettivo Artaud, a Radio OndaRossa sui maltrattamenti alla Stella Maris in vista del presidio di martedì prossimo 20 giugno 2023 durante il processo. Infatti il 20 giugno alle ore 14 ci sarà un nuovo presidio davanti al Tribunale di Pisa, in Piazza della Repubblica, dove si terrà l’udienza per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. In questa ulteriore udienza dovrebbero venire sentiti gli imputati, se non ci sarà l’ennesimo rinvio funzionale evidentemente al raggiungimento della prescrizione.

PISA martedì 20 Giugno: NUOVO PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI alla Stella Maris

  • June 4, 2023 10:51 am

VERITA’ SUGLI ABUSI ALLA STELLA MARIS, SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI !

Il 20 giugno 2023 alle ore 14 saremo un’altra volta davanti al Tribunale di Pisa dove si terrà una nuova udienza per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. In questa ulteriore udienza dovrebbero venire sentiti gli imputati, se non ci sarà l’ennesimo rinvio funzionale evidentemente al raggiungimento della prescrizione.

Nell’estate del 2016, in seguito alla denuncia dei genitori di un giovane ospite, la struttura è stata posta sotto controllo con l’installazione di microcamere e, dopo tre mesi di intercettazioni, la Procura di Pisa, avendo prove evidenti (segnalate anche da alcune lettere anonime di dipendenti che denunciavano abusi e insabbiamenti di prove), ha configurato l’ipotesi di reato per maltrattamenti.

Tra gli ospiti della struttura, ricordiamo Mattia, morto successivamente nel 2018 per soffocamento, in seguito al blocco della glottide dovuto a un prolungato e eccessivo uso di psicofarmaci; vicenda per la quale è in corso un altro processo penale.

Il processo per maltrattamenti sta andando avanti da più di 5 anni con estrema lentezza: le udienze sono troppo diradate se si considera l’elevatissimo numero di persone invitate a testimoniare. Si tratta, infatti, del più grande processo sulla disabilità in Italia che nel periodo della pandemia (caso unico nella storia della giustizia pisana) è stato ospitato nel Palazzo dei Congressi di Pisa. Tra le numerosissime parti civili si segnala la presenza di tre associazioni: ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) AGOSM (Associazione Genitori Ospiti Montalto) e Telefono Viola di Roma.

Al momento gli imputati sono 15, tra essi le due dottoresse che gestivano la struttura e il Direttore Sanitario della Stella Maris. Due imputati sono usciti di scena: un operatore che ha patteggiato la pena e il Direttore generale Roberto Cutajar che, avendo scelto il rito abbreviato, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Nonostante questo Cutajar in Toscana continua ad avere un ruolo di primo piano ed è ancora Direttore generale della struttura.

I genitori e i tutori e altri testimoni già ascoltati hanno riportato le violenze subite dai ragazzi di Montalto e documentate dalle videoregistrazioni che testimoniano 208 episodi di violenza in meno di quattro mesi, una violenza –quindi- non episodica ma strutturale.

Come ha scritto nella sua relazione il Consulente Tecnico, Professor Alfredo Verde, chiamato a relazionare sui fatti avvenuti: “Leggendo gli atti del presente procedimento abbiamo rinvenuto sicuramente la menzione di una lunga tradizione di abuso e violenza da parte degli operatori, radicata negli anni, e in parte tollerata, in parte ignorata della direzione delle strutture”. Ed ancora: “In queste situazioni si sviluppano degenerazioni in cui la violenza e la sopraffazione divengono gli strumenti usati ogni giorno, e l’istituzione perde le sue caratteristiche terapeutiche per divenire un luogo meramente coercitivo e afflittivo”.

Per questi motivi e per onorare tutte le vittime degli abusi psichiatrici che ancora vengono perpetrati ai danni di persone private della libertà personale, non in grado di difendersi da sole, riteniamo che sia opportuno che l’opinione pubblica segua con attenzione le vicende di questo processo. Invitiamo tutti e tutte a partecipare al

PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI

MARTEDI’ 20 GIUGNO ORE 14 presso il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org
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LINK INTERVISTA a radio BlackOut sui MALTRATTAMENTI alla STELLA MARIS e sul Presidio del 16/05

  • May 18, 2023 10:41 am

https://radioblackout.org/podcast/45-anni-di-legge-basaglia-del-16-05-2023/

Questo è il link per sentire la puntata di Ri-Congiunzioni su Radio BlackOut. Al minuto 33 l’intervista che abbiamo fatto, come collettivo Artaud, sui maltrattamenti a persone autistiche avvenute nel 2016 all’interno della struttura di Montalto di Fauglia in provincia di Pisa gestita dalla Fondazione STELLA MARIS e sul presidio che abbiamo fatto martedì 16 maggio durante il processo.

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
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RESOCONTO PRESIDIO in SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI alla STELLA MARIS a Pisa

  • May 17, 2023 11:26 am

Nonostante l’ennesimo rinvio dell’udienza prevista martedì 16 maggio, funzionale evidentemente al raggiungimento della prescrizione, si è svolto ugualmente il presidio sotto il tribunale di Pisa per i maltrattamenti avvenuti nell’estate del 2016 all’interno della struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. Sono 25 le famiglie coinvolte, genitori delle ragazze e dei ragazzi con autismo maltrattati, insultati e picchiati per mesi all’interno della struttura di Fauglia.

È stata un’ottima occasione d’incontro con diversi familiari che hanno avuto figli vittime di maltrattamenti e con altri parenti che hanno attraversato la violenza di strutture psichiatriche analoghe.
Negli interventi al microfono che si sono susseguiti è stato affrontato anche il problema dell’eccessiva proliferazione di diagnosi e della conseguente prescrizione e somministrazione di psicofarmaci in età evolutiva. Continueremo ad essere presenti alla prossima udienza del 20 giugno 2023.

VERITA’ SUGLI ABUSI ALLA STELLA MARIS, SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI !

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
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LINK intervista a Radio ONDAROSSA sul presidio del 16/05 in SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA MARIS!

  • May 11, 2023 10:05 am

http://www.ondarossa.info/newsredazione/2023/05/presidio-solidarieta-alle-vittime

Questo è il link per ascoltare l’intervista fatta a radio OndaRossa, come collettivo Artaud,
per parlare del presidio previsto martedì 16 maggio 2023 presso
il Tribunale di Pisa dalle ore 14 in solidarietà alle vittime dei maltrattamenti avvenuti
nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla fondazione Stella Maris.

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
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PISA martedì 16 Maggio: PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI alla Stella Maris

  • April 27, 2023 11:00 pm

VERITA’ SUGLI ABUSI ALLA STELLA MARIS, SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI !

Il 16 maggio 2023 alle ore 14 presso il Tribunale di Pisa si terrà una nuova udienza per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS.

Nell’estate del 2016, in seguito alla denuncia dei genitori di un giovane ospite, la struttura è stata posta sotto controllo con l’installazione di microcamere e, dopo tre mesi di intercettazioni, la Procura di Pisa, avendo prove evidenti (segnalate anche da alcune lettere anonime di dipendenti che denunciavano abusi e insabbiamenti di prove), ha configurato l’ipotesi di reato per maltrattamenti.

Tra gli ospiti della struttura, ricordiamo Mattia, morto successivamente nel 2018 per soffocamento, in seguito al blocco della glottide dovuto a un prolungato e eccessivo uso di psicofarmaci; vicenda per la quale è in corso un altro processo penale.

Il processo per maltrattamenti sta andando avanti da più di 5 anni con estrema lentezza: le udienze sono troppo diradate se si considera l’elevatissimo numero di persone invitate a testimoniare. Si tratta, infatti, del più grande processo sulla disabilità in Italia che nel periodo della pandemia (caso unico nella storia della giustizia pisana) è stato ospitato nel Palazzo dei Congressi di Pisa. Tra le numerosissime parti civili si segnala la presenza di tre associazioni: ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) AGOSM (Associazione Genitori Ospiti Montalto) e Telefono Viola di Roma.

Al momento gli imputati sono 15, tra essi le due dottoresse che gestivano la struttura e il Direttore Sanitario della Stella Maris. Due imputati sono usciti di scena: un operatore che ha patteggiato la pena e il Direttore generale Roberto Cutajar che, avendo scelto il rito abbreviato, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Nonostante questo Cutajar in Toscana continua ad avere un ruolo di primo piano ed è ancora Direttore generale della struttura.

I genitori e i tutori e altri testimoni già ascoltati hanno riportato le violenze subite dai ragazzi di Montalto e documentate dalle videoregistrazioni che testimoniano 208 episodi di violenza in meno di quattro mesi, una violenza –quindi- non episodica ma strutturale.

Come ha scritto nella sua relazione il Consulente Tecnico, Professor Alfredo Verde, chiamato a relazionare sui fatti avvenuti: “Leggendo gli atti del presente procedimento abbiamo rinvenuto sicuramente la menzione di una lunga tradizione di abuso e violenza da parte degli operatori, radicata negli anni, e in parte tollerata, in parte ignorata della direzione delle strutture”. Ed ancora: “In queste situazioni si sviluppano degenerazioni in cui la violenza e la sopraffazione divengono gli strumenti usati ogni giorno, e l’istituzione perde le sue caratteristiche terapeutiche per divenire un luogo meramente coercitivo e afflittivo”.

Per questi motivi e per onorare tutte le vittime degli abusi psichiatrici che ancora vengono perpetrati ai danni di persone private della libertà personale, non in grado di difendersi da sole, riteniamo che sia opportuno che l’opinione pubblica segua con attenzione le vicende di questo processo. Invitiamo tutti e tutte a partecipare al

PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI

MARTEDI’ 16 MAGGIO ORE 14 presso il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
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LINK INTERVISTA a Radio ONDAROSSA: Medicalizzazione, controllo e profitto all’interno della scuola pubblica

  • April 10, 2023 8:49 pm

http://www.ondarossa.info/redazionali/2023/04/medicalizzazione-controllo-e-profitto

A partire da libro “Divieto d’infanzia. Psichiatria, controllo, profitto” di Chiara Gazzola e Sebastiano Ortu, come collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud, abbiamo parlato a Radio OndaRossa della tendenza all’interno della scuola pubblica di un aumento di certificazioni sancite per catalogare ogni difficoltà dell’età evolutiva che inducono alla prevaricazione dell’approccio clinico danneggiando la relazione educativa. Quali le possibilità di opposizione alla diffusione degli screening e a obiettivi formativi che limitano la libertà professionale degli insegnanti? Quali le alternative per i genitori?

BOTTE a una PAZIENTE nel REPARTO di PSICHIATRIA di PISA

  • March 23, 2023 9:43 pm

Apprendiamo dal quotidiano Il Tirreno che un infermiere del reparto di psichiatria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa sarebbe stato condannato ad un anno per aver preso a botte una paziente nel gennaio 2017.

https://www.iltirreno.it/pisa/cronaca/2023/03/11/news/pisa-botte-a-una-paziente-psichiatrica-infermiere-condannato-a-un-anno-1.100258550

Addirittura nell’articolo, uscito in data 11 marzo 2023, si riporta la presunta diagnosi psichiatrica fatta in adolescenza alla signora etichettata come una persona disturbata, agitata e aggressiva.

Fra le motivazioni della condanna all’infermiere ci sono abuso di mezzi di correzione per aver picchiato la paziente; si legge: “Prima gli schiaffi in faccia, poi un calcio all’addome con tanto di capelli tirati in un corpo a corpo”. Dall’articolo si apprende anche che la donna era stata legata su una poltrona con una cinghia.

Sia l’infermiere sia l’azienda ospedaliera in sede processuale si sono giustificati dicendo che la donna era aggressiva.

Dal racconto della vittima : “Quando intervennero le infermiere ero a terra con l’infermiere che mi teneva per i capelli e loro sono sopraggiunte e gli dicevano “basta, basta”. Lui mi prese per i capelli e iniziò a strattonarmi, mi fece cadere a terra tenendomi sempre per i capelli e cominciò a darmi degli schiaffi molto forti…Era molto agitato, era in uno stato molto aggressivo e mi ha dato anche un calcio nello stomaco».

Vogliamo ricordare che quando si svolge un lavoro di cura non si dovrebbe perdere la pazienza, né soprattutto esercitare violenza verso le persone con cui lavori. Ci è difficile credere alla teoria delle mele marce, sappiamo che le prassi psichiatriche sono spesso coercitive piuttosto che rivolte all’ascolto della persona e il ricorso a dispositivi manicomiali (obbligo di cura, contenzione fisica, meccanica e chimica) è purtroppo sempre più diffuso.

Ad oggi in Italia abbiamo 329 reparti psichiatrici, gli SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) e circa 3200 strutture psichiatriche residenziali e centri diurni sul territorio dove in molti casi si sono conservati gli strumenti propri dei manicomi, quali il controllo del tempo, dei soldi, l’obbligo delle cure, il ricorso alla contenzione e l’elettroshock. Ci teniamo a ribadire che nonostante le vesti moderne l’elettroshock rimane una terapia invasiva, una violenza, un attacco all’integrità psicologica e culturale di chi lo subisce. Insieme ad altre pratiche psichiatriche come il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), l’elettroshock è un esempio, se non l’icona, della coercizione e dell’arbitrio esercitato dalla psichiatria. Il percorso di superamento dell’elettroshock e di tutte le pratiche non terapeutiche (obbligo di cura, contenzione meccanica e farmacologica, internamento) deve essere portato avanti e difeso in tutti i servizi psichiatrici, in tutti i luoghi e gli spazi di cultura e formazione dove il soggetto principale è una persona, che insieme ai suoi cari, soffre una fragilità. Nei reparti psichiatrici italiani si continua a morire di contenzione meccanica, sia in regime di degenza che durante le procedure di TSO. La contenzione non è un atto medico e non ha alcuna valenza terapeutica: è un evento violento e dannoso per la salute mentale e fisica di chi la subisce; offende la dignità delle persone e compromette gravemente la relazione terapeutica. Ribadiamo la necessità di proibire, senza alcuna eccezione, la contenzione meccanica nelle istituzioni sanitarie, assistenziali e penitenziarie italiane.

Un altro inganno del sistema psichiatrico sta nel credere che un Trattamento Sanitario Obbligatorio duri in fondo solo sette giorni, o quattordici nel caso peggiore. La verità è che il TSO implica una coatta presa in carico della persona da parte dei Servizi di salute mentale del territorio che può durare per decenni. Una volta entrato in questo meccanismo infernale, una volta bollato con l’infamia della malattia mentale, il paziente vi rimane invischiato a vita, costretto a continue visite psichiatriche e soprattutto, a trattamenti con farmaci obbligatori pena un nuovo ricovero. Per i ricoverati in TSO e considerati “agitati” si ricorre ancora all’isolamento e alla contenzione fisica, mentre i cocktails di farmaci somministrati mirano ad annullare la coscienza di sé della persona, a renderla docile ai ritmi e alle regole ospedaliere. Il grado di spersonalizzazione ed alienazione che si può raggiungere durante una settimana di TSO ha pochi eguali, anche per il bombardamento chimico a cui si è sottoposti. Ecco come l’obbligo di cura oggi non significhi più necessariamente la reclusione in una struttura, ma si trasformi nell’impossibilità di modificare o sospendere il trattamento psichiatrico sotto costante minaccia di ricorso al ricovero coatto sfruttato come strumento di ricatto e repressione.

Continueremo a lottare con forza contro ogni forma di manicomio e di coercizione (obbligo di cura, trattamento sanitario obbligatorio, uso dell’elettroshock, contenzione meccanica, farmacologica e ambientale, ecc) e per il superamento e l’abolizione di ogni pratica lesiva della libertà personale. Uno concreto percorso di superamento delle pratiche psichiatriche passa necessariamente da uno sviluppo di una cultura non etichettante, senza pregiudizi e non segregazionista, largamente diffusa, capace di praticare principi di libertà, di solidarietà e di valorizzazione delle differenze umane contrapposti ai metodi repressivi e omologanti della psichiatria.

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

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