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VIAREGGIO: ven 2/2 ASSEMBLEA PUBBLICA sui MALTRATTAMENTI alla STELLA MARIS c/o il Luogo della Memoria e della Solidarietà

  • January 19, 2024 6:35 pm

MALTRATTAMENTI AVVENUTI alla SEDE di Montalto di Fauglia della STELLA MARIS

APPELLO per un INCONTRO PUBBLICO

VENERDÌ 2 FEBBRAIO 2024 c/o il Luogo della memoria e della Solidarietà,

Loc. Varignano, via Aurelia sud 20 (tra la cassa di risparmio di Lucca e il distributore Q8)

Il 13 febbraio 2024 presso il Tribunale di Pisa si terrà terrà una nuova udienza, per i gravi fatti avvenuti nella struttura per persone autistiche di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS.

Nell’estate del 2016, in seguito alla denuncia di un genitore, furono nascoste alcune microcamere nel centro di accoglienza di giovani persone con gravi disabilità. In tre mesi sono state registrate più di 280 violenze, dagli insulti agli atti sessuali mimati agli strattonamenti ai calci agli schiaffi… un orrore, proiettato in tribunale e visibile in rete.

23 ospiti vittime, 17 indagati.

Il più grande processo sui maltrattamenti sulle persone con disabilità nella storia italiana.

Una violenza non episodica, ma strutturale.

Ma non se ne parla, se non in qualche articolo nelle cronache locali.

Una delle vittime dei maltrattamenti, Mattia Giordani, è morto soffocato nel 2018 molto probabilmente a causa di un mix micidiale di psicofarmaci che gli ha bloccato la glottide durante un pasto. La vicenda giudiziaria è ancora in itinere e sulla storia di Mattia la madre, Sondra Cerrai, ha pubblicato nel 2020 Siamo tutti legati, Porto Seguro edizioni.

L’Istituto scientifico – Ospedale specializzato – Centro di assistenza Stella Maris si occupa di assistenza e cura dei disturbi e delle disabilità dell’infanzia e dell’adolescenza. La Stella Maris di fatto è un’istituzione privata convenzionata con il pubblico gestita dalla Curia di San Miniato e finanziata con soldi pubblici (milioni di euro l’anno) dalla Regione Toscana. La Regione, nonostante la gravità degli abusi, non ha ritenuto opportuno costituirsi come parte civile al processo.

Come collettivo Antonin Artaud abbiamo finora organizzato cinque presidi davanti al tribunale per portare la nostra solidarietà, denunciare i maltrattamenti e più in generale gli abusi della psichiatria e il ruolo della Stella Maris nella cosiddetta medicalizzazione, patologizzazione, farmacologizzazione delle giovani generazioni. Abbiamo attivamente collaborato alla realizzazione di un reportage (che trasmetteremo nel corso dell’incontro) che la RAI ha girato sull’intera vicenda, dopo che la regista ci ha contattato durante uno dei nostri presidi davanti al Tribunale di Pisa.

Riteniamo importante che si discuta di questi gravi avvenimenti, messi in sordina dai media nazionali.

Per questo motivo invitiamo tutte le realtà che da anni si impegnano nelle lotte sociali e in difesa della sanità pubblica, e tutte le persone interessate che possono arricchire il dibattito con le loro esperienze e testimonianze personali, a partecipare all’INCONTRO PUBBLICO che si terrà

VENERDÌ 2 FEBBRAIO 2024 c/o il Luogo della memoria e della Solidarietà, Loc. Varignano, via Aurelia sud 20 (tra la cassa di risparmio di Lucca e il distributore Q8)

***

*Ore 18 – proiezione del reportage “LA STORIA DI MATTIA- Il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” prodotto dalla RAI a cura di Maria Elena Scandaliato

*ore 18:30 ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA

➝ Sarà presente la famiglia di Mattia

*a seguire APERICENA

INVITIAMO TUTTE/I A PARTECIPARE all’iniziativa

INVITIAMO TUTTE/I A PARTECIPARE ANCHE AL PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI che si terrà MARTEDI’ 13 FEBBRAIO ORE 14 presso il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa

antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org  
3357002669

articolo su Napoli Monitor: LA VICENDA STELLA MARIS e LA BANALITA’ (DEL MALE) NELLE ISTITUZIONI TOTALI

  • December 6, 2023 4:24 pm

“Banalità del male e istituzioni totali. Il processo per violenze su persone disabili a Pisa”

https://www.monitor-italia.it/banalita-del-male-e-istituzioni-totali-processo-violenze-disabili-pisa/

LA VICENDA STELLA MARIS e LA BANALITA’ (DEL MALE) NELLE ISTITUZIONI TOTALI

Presso il tribunale di Pisa si sta svolgendo il processo per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia, in provincia di Pisa, gestita dalla fondazione Stella Maris. Nell’estate del 2016, in seguito alla denuncia dei genitori di un giovane ospite, la struttura è stata posta sotto controllo con l’installazione di microcamere. Dopo tre mesi di intercettazioni la procura di Pisa ha configurato l’ipotesi di reato per maltrattamenti basandosi sui materiali video accumulati.
I genitori, i tutori e altri testimoni già ascoltati dal tribunale hanno riportato le violenze subite dai ragazzi di Montalto e documentate dalle videoregistrazioni: 284 episodi in meno di tre mesi , una violenza – quindi – non occasionale ma strutturale. L’Istituto scientifico – Ospedale specializzato – Centro di assistenza Stella Maris si occupa di assistenza e cura dei disturbi e delle disabilità dell’infanzia e dell’adolescenza. Di fatto è un’istituzione privata convenzionata con il pubblico, gestita dalla Curia di San Miniato e finanziata con soldi pubblici (milioni di euro l’anno) dalla Regione Toscana, che nonostante la gravità degli abusi non ha ritenuto opportuno costituirsi come parte civile al processo.

Tra gli ospiti della struttura di Montalto di Fauglia ricordiamo Mattia, morto nel 2018 per soffocamento in seguito al blocco della glottide dovuto alla somministrazione prolungata ed eccessiva di psicofarmaci. I continui cambi di terapia avevano comportato disfunzionalità e rischi al momento dei pasti di cui la famiglia non è mai stata informata. Per questa vicenda è in corso un altro procedimento penale e il processo in primo grado non ha individuato alcuna responsabilità da parte dei medici e della struttura.

Il processo per maltrattamenti sta andando avanti da più di cinque anni con estrema lentezza: le udienze sono troppo diradate se si considera l’elevatissimo numero di persone invitate a testimoniare. Si tratta, infatti, del più grande processo per violenze su persone con disabilità in Italia. Al momento gli imputati sono 15. Tra essi figurano anche le due dottoresse che gestivano la struttura e il Direttore sanitario della Stella Maris. Due imputati sono usciti di scena: un operatore che ha patteggiato la pena e il Direttore generale Roberto Cutajar che, avendo scelto il rito abbreviato, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione e poi è stato assolto nel processo d’appello.

Come ha scritto nella sua relazione il consulente tecnico, professor Alfredo Verde, chiamato a relazionare sui fatti avvenuti: “Leggendo gli atti del presente procedimento abbiamo rinvenuto sicuramente la menzione di una lunga tradizione di abuso e violenza da parte degli operatori, radicata negli anni, e in parte tollerata, in parte ignorata della direzione delle strutture”. E ancora: “Una violenza così evidente richiama la possibilità di ipotizzare che altre violenze si siano verificate in contesti meno pubblici”. “In queste situazioni si sviluppano degenerazioni in cui la violenza e la sopraffazione divengono gli strumenti usati ogni giorno, e l’istituzione perde le sue caratteristiche terapeutiche per divenire un luogo meramente coercitivo e afflittivo”.

La relazione tecnica afferma inoltre che “il comportamento degli operatori è apparso tipico delle istituzioni totali in cui non solo gli ospiti vengono puniti, ma la punizione viene anche irrogata in una situazione di estrema visibilità (come per esempio il refettorio), in cui gli ospiti assistono silenziosi e acquiescenti al trattamento subito dai compagni: una sorta di teatro”. Afferma ancora il professor Verde: “Il pensiero istituzionale presuppone, implica e giustifica la violenza, che può essere manifesta o anche solo accennata, assumendo quindi anche una funzione simbolica”.

Dal punto di vista della relazione tecnica, quello che è successo nella struttura gestita dalla Stella Maris diventa allora emblematico dei dispositivi coercitivi e degradanti insiti in questa tipologia di strutture, dove frequentemente le persone, ridotte a oggetti, diventano il bersaglio di violenze e sopraffazioni quotidiane. Luoghi dove la contenzione fisica e farmacologica è spesso consuetudine e dove le prepotenze sono ordinarie e strutturali.

Riteniamo sia importante non spegnere i riflettori su una violenza così estesa, capillare, non episodica, accettata e sostenuta quotidianamente dal silenzio di moltissimi “professionisti”, tecnici e operatori, assistenti ed educatori. Ci piacerebbe partire da qui, dal sistema di omertà che sorregge questi abusi. In nessun caso la carenza di personale e di strutture p giustificare il ricorso a pratiche violente e coercitive. Anche le argomentazioni dei “motivi di sicurezza”, dello “stato di necessità” o delle “persone aggressive”, a cui sovente si fa appello nei reparti o nelle strutture, devono essere respinte poiché fondate sul pregiudizio ancora diffuso della potenziale pericolosità della “pazzia”. Molti ritengono, per atteggiamento culturale o per formazione, che sia giustificabile sottoporre persone diagnosticate come malate mentali a mezzi coercitivi, che sia nell’ordine delle cose e corrisponda al loro stesso benessere, senza chiedere mai cosa ne pensino i diretti interessati.

Il problema dunque è superare il modello di internamento, è non riproporre gli stessi meccanismi e gli stessi dispositivi manicomiali. Nel momento in cui riproduci le stesse pratiche (l’isolamento, la contenzione meccanica e farmacologica, l’obbligo di cura), la logica dell’istituzione totale si riproduce e si diffonde fino ai reparti, alle strutture e alle residenze sanitarie come quella di Montalto di Fauglia: se c’è l’idea della persona come soggetto pericoloso che va isolato, dovunque lo sistemi sarà sempre un manicomio. Un concreto percorso di superamento delle istituzioni totali passa necessariamente da uno sviluppo di una cultura non segregazionista, largamente diffusa, capace di praticare principi di libertà, di solidarietà e di valorizzazione delle differenze umane, contrapposti ai metodi repressivi e omologanti della psichiatria.

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
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COMUNICATO per il PRESIDIO del 5/12 durante l’udienza al PROCESSO per i MALTRATTAMENTI AVVENUTI alla Stella Maris

  • November 27, 2023 4:20 pm

VERITA’ SUGLI ABUSI ALLA STELLA MARIS, SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI !
Il 5 dicembre 2023 alle ore 14 saremo ancora una volta davanti al Tribunale di Pisa dove si terrà una nuova udienza per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. In questa ulteriore udienza dovrebbero venire sentiti altri imputati.

Nell’estate del 2016, in seguito alla denuncia dei genitori di un giovane ospite, la struttura è stata posta sotto controllo con l’installazione di microcamere e, dopo tre mesi di intercettazioni, la Procura di Pisa, avendo prove evidenti (segnalate anche da alcune lettere anonime di dipendenti che denunciavano abusi e insabbiamenti di prove), ha configurato l’ipotesi di reato per maltrattamenti.
Tra gli ospiti della struttura, ricordiamo Mattia, morto successivamente nel 2018 per soffocamento, in seguito al blocco della glottide dovuto a un prolungato e eccessivo uso di psicofarmaci. I continui cambi di terapia avevano comportato disfunzionalità e rischi al momento dei pasti di cui la famiglia non è mai stata informata. Per questa vicenda è in corso un altro procedimento penale, il processo in primo grado si è chiuso con nessuna responsabilità da parte dei medici e della struttura.

Il processo per maltrattamenti sta andando avanti da più di 5 anni con estrema lentezza: le udienze sono troppo diradate se si considera l’elevatissimo numero di persone invitate a testimoniare. Si tratta, infatti, del più grande processo sulla disabilità in Italia che nel periodo della pandemia (caso unico nella storia della giustizia pisana) è stato ospitato nel Palazzo dei Congressi di Pisa.

Al momento gli imputati sono 15, tra essi le due dottoresse che gestivano la struttura e il Direttore Sanitario della Stella Maris. Due imputati sono usciti di scena: un operatore che ha patteggiato la pena e il Direttore generale Roberto Cutajar che, avendo scelto il rito abbreviato, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, poi è stato assolto nel processo d’appello.

I genitori e i tutori e altri testimoni già ascoltati hanno riportato le violenze subite dai ragazzi di Montalto e documentate dalle videoregistrazioni che testimoniano 208 episodi di violenza in meno di quattro mesi, una violenza –quindi- non episodica ma strutturale.
Come ha scritto nella sua relazione il Consulente Tecnico, Professor Alfredo Verde, chiamato a relazionare sui fatti avvenuti: “Leggendo gli atti del presente procedimento abbiamo rinvenuto sicuramente la menzione di una lunga tradizione di abuso e violenza da parte degli operatori, radicata negli anni, e in parte tollerata, in parte ignorata della direzione delle strutture”. Ed ancora: “In queste situazioni si sviluppano degenerazioni in cui la violenza e la sopraffazione divengono gli strumenti usati ogni giorno, e l’istituzione perde le sue caratteristiche terapeutiche per divenire un luogo meramente coercitivo e afflittivo. Il comportamento degli operatori è apparso tipico delle istituzioni totali.
Per questi motivi e per ricordare tutte le vittime degli abusi psichiatrici che ancora vengono perpetrati ai danni di persone private della libertà personale ancora oggi tramite i Trattamenti Sanitari Obbligatori, non in grado di difendersi da sole, riteniamo che sia opportuno che l’opinione pubblica segua con attenzione le vicende di questo processo. Invitiamo tutti e tutte a partecipare al
PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI
MARTEDI’
5 DICEMBRE ORE 14 presso il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
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FIRENZE: ven 1/12 ASSEMBLEA PUBBLICA sui MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA MARIS c/o Centro Sociale Il POZZO

  • November 20, 2023 10:33 pm

APPELLO a PARTECIPARE all’ASSEMBLEA PUBBLICA sui MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA MARIS di Montalto di Fauglia

RESIDENZE per DISABILI: BASTA ABUSI e VIOLENZE!

VENERDì 1 DICEMBRE alla Comunità delle PIAGGE c/o il CENTRO SOCIALE IL POZZO alle ore 18
in piazza Ilaria Alpi Miran Hrovatin 2 a FIRENZE

Il 5 dicembre 2023 presso il Tribunale di Pisa si terrà l’ennesima udienza, dopo tanti rinvii, per i gravi fatti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. Si tratta del più grande processo in Italia per maltrattamenti a persone con disabilità. Sono coinvolte 23 famiglie, gli imputati sono 15 tra operatori e dottoresse che gestivano la struttura, e il Direttore Sanitario della Stella Maris.

Nell’estate del 2016, in seguito alla denuncia di un genitore, furono nascoste alcune microcamere nel centro di accoglienza di giovani persone con gravi disabilità a Montalto di Fauglia, gestito direttamente dalla fondazione Stella Maris. In tre mesi sono state registrate più di 280 violenze, dagli insulti agli atti sessuali mimati agli strattonamenti ai calci agli schiaffi… un orrore, proiettato in tribunale e visibile in rete.

23 ospiti vittime, 17 indagati. Il più grande processo sui maltrattamenti sulle persone con disabilità nella storia italiana.

Una violenza non episodica, ma strutturale.

Ma non se ne parla, se non in qualche articolo nelle cronache locali.

Una delle vittime dei maltrattamenti, Mattia Giordani, è morto soffocato nel 2018 a causa di un mix micidiale di psicofarmaci che gli ha bloccato la glottide durante un pasto. Sulla sua storia la madre Sondra Cerrai ha pubblicato nel 2020 Siamo tutti legati, Porto Seguro edizioni.

L’Istituto scientifico – Ospedale specializzato – Centro di assistenza Stella Maris si occupa di assistenza e cura dei disturbi e delle disabilità dell’infanzia e dell’adolescenza. La Stella Maris di fatto è un’istituzione privata convenzionata con il pubblico gestita dalla Curia di San Miniato e finanziata con soldi pubblici (milioni di euro l’anno) dalla Regione Toscana, che nonostante la gravità degli abusi non ha ritenuto opportuno costituirsi come parte civile al processo.

Come collettivo Antonin Artaud abbiamo finora organizzato quattro presidi davanti al tribunale per portare la nostra solidarietà, denunciare i maltrattamenti e più in generale gli abusi della psichiatria e il ruolo della Stella Maris nella cosiddetta medicalizzazione, patologizzazione, farmacologizzazione delle giovani generazioni. Abbiamo attivamente collaborato alla realizzazione di un reportage (che trasmetteremo nel corso dell’incontro) che la RAI ha girato sull’intera vicenda, dopo che la regista ci ha contattato durante uno dei nostri presidi davanti al Tribunale di Pisa.

Riteniamo importante che si discuta di questi gravi avvenimenti, messi in sordina dai media nazionali.

Per questo motivo invitiamo tutte le realtà che da anni si impegnano nelle lotte sociali e in difesa della sanità pubblica, e tutte le persone interessate che possono arricchire il dibattito con le loro esperienze e testimonianze personali, a partecipare all’INCONTRO PUBBLICO che si terrà VENERDI’ 1 DICEMBRE c/o il CENTRO SOCIALE IL POZZO alle ore 18 in piazza Ilaria Alpi Miran Hrovatin 2 a FIRENZE.

Ore 18 proiezione reportage “LA STORIA DI MATTIA- Il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” prodotto dalla RAI a cura di Maria Elena Scandaliato.

Sarà presente l’autrice

ore 18:30 ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA

a seguire APERICENA

INVITIAMO TUTTE/I A PARTECIPARE ANCHE AL PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI che si terrà MARTEDI’ 5 DICEMBRE ORE 14

presso il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 3357002669

GAZA VISTA da Samah Jabr

  • November 18, 2023 2:05 pm

Gaza vista da Samah Jabr

Samah Jabr sul concetto di SUMUD palestinese

  • November 18, 2023 1:59 pm

breve video di Samah Jabr sul concetto di SUMUD palestinese

trailer del film “DIETRO I FRONTI : resistenza e resilienza in Palestina” con Samah Jabr

  • November 18, 2023 1:56 pm

trailer del film DIETRO I FRONTI : resistenza e resilienza in Palestina diretto da Alexandra Dols con Samah Jabr prodotto da Hybrid Pulse

Dietro i Fronti è un road-movie attraverso le nostre menti e lungo le strade della Palestina, in compagnia della psichiatra, psicoterapeuta e scrittrice palestinese Samah Jabr. Seguendo le orme dello psichiatra anticolonialista Frantz Fanon, descrive le strategie e le conseguenze psicologiche dell’occupazione e gli strumenti che i palestinesi usano per affrontarla. In questo film a più voci, interviste e cronache danzano mano nella mano, rivelando l’invisibile nelle strade e nei paesaggi palestinesi. Da questa Palestina frammentata, donne e uomini con identità multiple condividono la loro resistenza e resilienza. Perché la colonizzazione quotidiana non riguarda solo la terra, il cielo, le case e l’acqua, non cerca solo di imporsi con le armi, ma lavora anche sulle menti, dietro le prime linee!

AUDIO in inglese e TRADUZIONE in ITALIANO dell’INTERVENTO di SAMAH JABR

  • November 17, 2023 9:09 pm

AUDIO in inglese e la traduzione scritta in Italiano dell’intervento di Samah Jabr per gli incontri che abbiamo organizzato in Italia.

Signore e signori:

ogni mattina ci svegliamo con un’altra immagine orribile proveniente da Gaza. Oggi vediamo il video di un carro armato israeliano che investe avanti e indietro il cadavere di un civile palestinese.

Rispettato pubblico: Sono una consulente psichiatra, con una lunga esperienza con i professionisti della salute mentale a Gaza. Ma non sono qui per parlarvi dell’impatto inimmaginabile di un genocidio sulla salute mentale dei palestinesi, né per romanticizzare il Sumud palestinese. Sono qui per avvertirvi dell’imminente collasso del nostro senso di comune umanità. In quanto palestinese priva di cittadinanza e alle prese con un livello di violenza israeliana senza precedenti a Gerusalemme e in Cisgiordania, faccio appello ai vostri principi universali di esseri umani affinché ci aiutino a denunciare la straziante realtà che si sta svolgendo a Gaza, un luogo che sta venendo segnato da uno dei capitoli più bui della storia. Le implacabili atrocità commesse di ora in ora a Gaza sono una macchia sulla coscienza dell’umanità, lasciando un segno indelebile sulla nostra capacità di relazionarci l’un l’altro come esseri umani.

INTENTO GENOCIDA:

Fin dal primo giorno di questa guerra, i politici israeliani hanno parlato vendicativamente di radere al suolo Gaza e di deportare i suoi abitanti. Il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant ha definito gli abitanti di Gaza “animali” e il presidente di Israele Isaac Herzog ha dichiarato che sono tutti complici degli atti del 7 ottobre. Questi atti sono stati descritti come paragonabili a quelli dell’11 settembre e i combattenti della resistenza palestinese sono stati considerati paragonabili all’ISIS. Gli eventi del 7 ottobre sono stati inquadrati come se otto decenni di occupazione e di repressione dei palestinesi non avessero mai avuto luogo e come se non ci fossero stati due decenni di prigionia a Gaza, il più grande campo di concentramento contemporaneo sulla terra.

Il ministro israeliano del Patrimonio Amichai Eliyahy ha già fatto notare che sganciare un’arma nucleare su Gaza è un'”opzione”. Menzogne infondate che descrivono la decapitazione di bambini israeliani e finzioni di stupri di massa sono state inventate per incitare il mondo contro Gaza e legittimare il massacro dei suoi civili.

Stimati partecipanti: I bombardamenti aerei israeliani sono stati incessanti negli ultimi 37 giorni di guerra. A causa di ciò, le vittime di Gaza in un solo mese hanno superato il numero totale di vittime ucraine dall’inizio della guerra in Ucraina.

Donne e bambini rappresentano il 70% delle vittime palestinesi. Lasciate che questo dato di fatto venga recepito: non si tratta semplicemente di statistica, ma un’agghiacciante testimonianza dell’intenzionalità con cui vengono presi di mira i più vulnerabili. Personale medico, giornalisti e forze di difesa civile vengono prese di mira. Vediamo persone che cercano di salvare i loro membri della famiglia da sotto le macerie a mani nude e apprendiamo che i medici eseguono interventi chirurgici senza anestesia, mentre i bambini prematuri muoiono perché negli ospedali viene tolto l’ossigeno. Ma molti abitanti di Gaza usano i loro telefoni cellulari per comunicare al mondo le loro sofferenze, non possiamo affermare di non saperlo. La trasmissione in diretta di questi massacri, che si sono protratti per tutto il mese scorso, costringe il mondo a testimoniare questo orrore, senza lasciare spazio ad ambiguità sull’identità dei responsabili.

Ciò che è ancora più scioccante per qualsiasi senso di coscienza è l’incrollabile sostegno a questi massacri da parte dei principali regimi occidentali: Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Italia. Il palese disprezzo per la vita dei palestinesi, espresso dalla loro leadership politica e militare e dai principali media occidentali contraddice i valori che queste nazioni affermano di sostenere. Al contrario, rivela il razzismo di fondo e la mentalità coloniale di queste nazioni occidentali.

Il famigerato assedio di Sarajevo può essere utile come paragone. A quel tempo, il mondo ha assistito al bombardamento del mercato di Markale che ha portato all’azione decisiva della NATO contro le forze serbe. Mentre il bombardamento israeliano dell’ospedale battista di Al-Ahli, causando la morte di 500 civili, ha suscitato l’ipocrita commento di Biden a Netanyahu, “sembra che sia stato fatto dall’altra squadra”. E Gaza viene lasciata morire di fame, sete, buio e mancanza di attrezzature mediche.

Dal 1948, le azioni dello Stato di Israele hanno costantemente violato il diritto internazionale. Protetto dal sostegno incondizionato degli Stati Uniti, Israele si è considerato immune da responsabilità. Eppure questi crimini sostenuti dall’Occidente contro i palestinesi non sono solo una violazione dello Stato di diritto, ma anche un tradimento della nostra comune umanità. Il deliberato attacco da parte del governo e dell’esercito israeliano, alimentato dal suo distorto senso di eccezionalismo e di vendetta, non sta solo radendo al suolo Gaza; con ogni edificio che cade, vedo il crollo morale della comunità internazionale.

Cari compagni: così come la conosciamo, ferita, dolorante, lacrimosa, e tradita, Gaza un giorno risorgerà dalle macerie e ci guarderà negli occhi. Forse ci chiederà che ruolo abbiamo avuto; forse semplicemente ci perdonerà, come ha fatto molte volte in passato. L’urgenza oggi sta nel salvare la nostra umanità morente che non è riuscita a preservare le vite dei palestinesi, a promuovere la compassione e a ripristinare i valori che ci definiscono in quanto esseri umani. Salviamo la nostra umanità dalle macerie di Gaza.

Grazie.

LINK per ascoltare l’INTERVENTO a Radio Wombat sull’INCONTRO con SAMAH JABR

  • November 12, 2023 9:00 pm

https://radiowombat.net/speciale-palestina/

Questo è il link per ascoltare l’intervento che abbiamo fatto, come collettivo Artaud, sull’incontro che faremo con Samah Jabr e sul suo lavoro a Radio Wombat durante le 12 ore di staffetta radiofonica in solidarietà al popolo palestinese organizzata nella giornata del 12 novembre 2023 dalle seguenti radio: Radio Ondad’urto, Radio Quar, Radio Onda Rossa, Radio Zeta-AM, Radio Wombat, Radio Ciroma, Radio Blackout, Radio Eustachio, Radio Città Pescara.

DUE LINK per ASCOLTARE i NOSTRI INTERVENTI su RADIO BLACKOUT sulla VICENDA dei MALTRATTAMENTI alla Stella Maris

  • November 10, 2023 9:11 pm

 

https://radioblackout.org/podcast/stella-maris-il-genocidio-di-gaza-e-i-suicidi/

Come Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud torniamo, insieme a radio Blackout durante la trasmissione “Bello come una prigione che brucia”, a parlare del processo per gli abusi e le violenze contro utenti della struttura Stella Maris di Montalto di Fauglia.

A partire dal supporto e della solidarietà con le famiglie coinvolte, abbiamo cercato di affrontare alcuni aspetti strutturali che riguardano l’apparato dell’estrattivismo neuro-biologico, la relazione tra il primato della generazione di profitto e gli abusi, l’espansione degli interessi di questa azienda nonostante le violenze emerse.

https://radioblackout.org/podcast/cosa-sono-gli-psicofarmaci-del-08-11-2023/

Questo invece è il link per ascoltare l’intervista fatta durante la trasmissione RI-congiunzioni su radio blackout, con un breve resoconto sul presidio e sull’ultima udienza del processo del 7 novembre scorso per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. Dal minuto 50 in poi.