General
LINK per ACOLTARE la Trasmissione “Diario di città su Novaradio” sulla storia di Mattia, sulla vicende di maltrattamenti alla Stella Maris e sulla medicalizzazione in ambito scolastico.
https://www.novaradio.info/podcast/2024/07/08/diario-di-citta-8-luglio-2024/
A questo link potete ascoltare la puntata di Diario di Città – la trasmissione di Novaradio di Firenze – intitolata “ Il pericolo della cura”. Trovate gli interventi Luca Negrogno (sociologo), di Sondra (madre di Mattia) e di Sebastiano (insegnante di sostegno e membro del collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud) sulla storia di Mattia, sulla vicende di maltrattamenti alla Stella Maris e sulla medicalizzazione in ambito scolastico.
per info e contatti:
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 3357002669
https://www.youtube.com/@CollettivoArtaud
FIRENZE ven 1/12 RESIDENZE per DISABILI: BASTA ABUSI E VIOLENZE! ASSEMBLEA PUBBLICA per PARLARE dei MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA MARIS c/o Centro sociale il Pozzo
VENERDì 1 DICEMBRE alla COMUNITA’ delle PIAGGE
c/o il CENTRO SOCIALE IL POZZO alle ore 18
in piazza Ilaria Alpi Miran Hrovatin 2 a FIRENZE
RESIDENZE per DISABILI: BASTA ABUSI E VIOLENZE!
ASSEMBLEA PUBBLICA per PARLARE dei MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA MARIS di Montalto di Fauglia
INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE
ore 18 proiezione reportage “LA STORIA DI MATTIA- Il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” prodotto dalla RAI a cura di Maria Elena Scandaliato. Sarà presente l’autrice
ore 18:30 ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA
a seguire APERICENA
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
antipsichiatriapisa@inventati.org
PISA: venerdì 03/11 ASSEMBLEA PUBBLICA per PARLARE dei MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA c/o Exploit ore 18
VENERDI’ 3 NOVEMBRE c/o EXPLOIT Largo Bruno Pontecorvo a Pisa
ASSEMBLEA PUBBLICA per PARLARE dei MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA MARIS di Montalto di Fauglia
Il 7 novembre 2023 presso il Tribunale di Pisa si terrà l’ennesima udienza per i gravi fatti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. Si tratta del più grande processo in Italia per maltrattamenti a persone con disabilità.
INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE
ore 18 proiezione reportage “LA STORIA DI MATTIA- Il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” prodotto dalla RAI a cura di Maria Elena Scandaliato. Sarà presente l’autrice
ore 18:30 ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA
a seguire APERICENA
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
antipsichiatriapisa@inventati.org
PISA: venerdì 29/09 ASSEMBLEA PUBBLICA per PARLARE dei MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA c/o Newroz ore 18
VENERDI’ 29 SETTEMBRE c/o Spazio Antagonista NEWROZ in via Garibaldi 72 a Pisa
ASSEMBLEA PUBBLICA per PARLARE dei MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA MARIS di Montalto di Fauglia
Il 3 Ottobre 2023 presso il Tribunale di Pisa si terrà l’ennesima udienza, dopo tanti rinvii, per i gravi fatti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. Si tratta del più grande processo in Italia per maltrattamenti a persone con disabilità.
INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE
ore 18 proiezione reportage “LA STORIA DI MATTIA- Il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” prodotto dalla RAI a cura di Maria Elena Scandaliato. Sarà presente l’autrice
ore 18:30 ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA
a seguire APERICENA
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
antipsichiatriapisa@inventati.org
LETTERA dal 41BIS: FUCILATEMI!
Pur se datata ci sembra attuale e interessante pubblicare la Lettera aperta al Presidente della Repubblica da un condannato all’ergastolo che per 28 anni è stato recluso ininterrottamente in 41 bis. La lettera è stata resa pubblica dall’associazione Yairaiha e messa in rete da Osservatorio Repressione a luglio 2020.
Lettera dal 41bis: Fucilatemi!
Alla S.V. Illustrissima affinchè intervenga a far eseguire la condanna inflittami dalla Corte d’Assise di Catania e Milano cioè la condanna a morte nascosta dietro la parola ERGASTOLO, con FINE PENA 9999, cioè FINE PENA MAI!
Chiedo che la condanna venga eseguita perchè dopo 29 anni, di cui 28 passati al 41 bis, SONO MORTO già tante di quelle volte che non lo sopporto più; ogni volta che lo rinnovano muoio; quando guardo gli occhi dei miei figli, dei miei cari, di mia moglie penso che la condanna a morte è anche per loro.
E non voglio che muoiano tutte le volte lo rinnovano con scuse banali e senza fondamento, per questo chiedo di morire.
No, non intendo impiccarmi o suicidarmi perchè l’ho visto fare tante di quelle volte che non voglio pensarci.
Siete voi che dovete eseguire la sentenza perciò chiedo che venga eseguita tramite fucilazione nel cortile dell’istituto, così la facciamo finita perché, dopo 29 anni, non voglio più morire tutti i giorni, voglio morire una sola volta perché non basta che tu stia scontando l’ergastolo, non basta che lo sconti pure con la tortura del 41 bis, c’è anche la cattiveria. Che so..sei un 41 bis? Non puoi farti nemmeno un uovo fritto. È questa la lotta alla mafia?
Tu hai preso 30 anni (senza uccidere nessuno) per estorsione ed associazione? Con l’art. 4 bis li sconti tutti senza benefici; ma se tu hai ucciso un bambino, lo hai violentato, sconti 20 anni e niente 41 bis, niente restrizioni. Questo è lo stato italiano! Che so, rubi un tonno per fame? Sconti dai 3 ai 5 anni; poi c’è chi ruba milioni di euro, quelli vanno a Rebibbia in attesa dei domiciliari! E sono peggio dei mafiosi perchè loro hanno giurato fedeltà allo stato. No sig. Presidente, non sono un santo, sono, o meglio, ero, un delinquente. Ma sono 10 anni che ho dato un taglio a tutto per amore dei miei figli e dei miei cari. Ma ciò non è servito a niente perché le procure non vogliono che tu dia un taglio al passato, o ti penti o sei sempre un mafioso da sfruttare tutte le volte che fanno un blitz sfruttando il nome tutte le volte che fanno un blitz sfruttano il tuo nome per dare più risalto per dare più peso al blitz e tu ci vai di mezzo solo perché un megalomane fa il tuo nome; non vogliono nemmeno che i tuoi figli lavorano perché vogliono che seguono le “orme del padre”, se trovano lavoro vanno dal datore di lavoro e gli dicono che stanno facendo lavorare il figlio di un mafioso. Se non lavorano dicono che non lavorano. Ma, ringraziando Dio, i miei figli lavorano tutti, lavori umili, ma lavorano, e fanno sacrifici per venirmi a trovare. Se chiedo la fucilazione lo faccio anche per loro, per non dargli più problemi.
Sa cosa vuol dire ricevere una telex che dice che tua figlia è ricoverata in fin di vita, vedi se puoi telefonare? No al 41 bis non posso chiamare; ho un solo colloquio al mese o una telefonata. Se avevo ucciso un bambino non ero “mafioso”, non avevo 4 bis, allora si, assassino di bambini se ricevevo un telex tipo “mamma ha la febbre”, allora potevo telefonare, chiedere colloqui e tutto.
Questa è la legge italiana!
Signor Presidente, sono 28 anni che non ho una carezza dei miei genitori, che non abbraccio i miei figli, che non tocco la mano di mia moglie, perciò mi chiedo “è questa la vita che devo fare fino alla morte”? Ed allora facciamola finita subito, FUCILATEMI!
P.S. NON RESTITUITE IL CORPO ALLA MIA FAMIGLIA, SAREBBERO PER LORO ALTRI PROBLEMI. GRAZIE
MOMENTANEA INTERRUZIONE del TELEFONO. SARA’ NUOVAMENTE ATTIVO da VENERDì 13 GENNAIO
Per motivi tecnici il telefono antipsichiatrico del collettivo Artaud non sarà funzionante fino a venerdì . Sarà nuovamente attivo a partire dalla tarda mattinata di venerdì 13 gennaio. Ci scusiamo per il momentaneo disagio.
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
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MODENA 11 e 12 Marzo: NOI NON ARCHIVIAMO : 2° anniversario della strage del Sant’Anna
L’otto marzo del 2020 un’ondata di proteste e di rivolte ha attraversato le carceri italiane, provocata dalla paura dei contagi di Covid-19 e dalle misure che per decreto appesantivano insopportabilmente le condizioni di prigionia, come il blocco dei colloqui con i familiari, del lavoro esterno, delle attività scolastiche e formative.
Condizioni di prigionia già insopportabili da prima, per il sovraffollamento, la mancanza di assistenza sanitaria, la negazione di diritti basilari e la violenza insita nell’istituzione carceraria.
Le proteste e le rivolte hanno lasciato sul campo 13 detenuti morti, a Bologna, a Rieti e soprattutto al Sant’Anna di Modena. Sull’inchiesta che riguardava otto di queste morti è stato steso, dal Tribunale di Modena, il sudario dell’archiviazione, rendendo impossibile un dibattimento che potesse approfondirne le circostanze e le cause, collegandole anche alle denunce sulle violenze da “macelleria messicana” subite dai detenuti e sulle testimonianze in merito al mancato soccorso di persone in overdose.
Associazione Bianca Guidetti Serra – Comitato Verità e Giustizia per la strage del Sant’Anna
PROGRAMMA:
VENERDì 11 MARZO:
18.00 : assemblea pubblica/presentazione del secondo dossier
20.30: proiezione di “Anatomia di una rivolta”, servizio per RaiNews24 di
Maria Elena Scandaliato e Giulia Bondi
22.00: Banda Popolare dell’Emilia Rossa / Dandy Bestia / Giorgio Canali in
concerto
presso Vibra Club Viale IV Novembre, 40/a, 41123 Modena MO
SABATO 12 MARZO:
16.00 : piazzale San Giorgio – Performance di danza contemporanea a cura di
Rylab – Laboratorio Sperimentale di Danza Contemporanea diretto dalla
danzatrice professionista Eleonora Di Vita @enoire / mostra itinerante a
cura di Antigone
17.00 : largo Sant’Eufemia – Reading poetico cura del collettivo Modena
City Rimers
18.00 : piazzetta Pomposa – Microfono aperto e birra per i detenuti presso
Juta Stereobar
L’INCASSO DEL CONCERTO DELL’11 E DELL’APERITVO DEL 12 SARÁ IMPIEGATO PER RIPORTARE HAFED CHOUCHANE IN TUNISIA
LINK INTERVISTA a Radio OndaRossa: La CONTENZIONE FARMACOLOGICA NELLE CARCERI: La storia di I.
sotto il link per ascoltare l’intervista che abbiamo fatto a Radio OndaRossa sulla storia di
una giovane donna deceduta lo scorso febbraio 2021 mentre era detenuta nel reparto psichiatrico del carcere di Pozzuoli.
Contenzione farmacologica nelle carceri: la storia di I.
https://www.ondarossa.info/redazionali/2022/02/contenzione-farmacologica-nelle-carceri
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa
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via San Lorenzo 38 Pisa
INTERVISTA a Radio BlackOut sui FATTI di FANO e sul TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO
Sotto il link per ascoltare l’intervista che abbiamo fatto come Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud a Radio Blackout sui fatti di Fano e sul Trattamento Sanitario Obbligatorio
https://radioblackout.org/2021/05/tso-la-normalita-della-gabbia/
La vicenda dello studente fanese cui è stato imposto il ricovero coatto in un repartino psichiatrico per un atto di protesta contro la mascherina a scuola, ha suscitato ampia indignazione. Sono scesi in campo persino fascisti e leghisti, normalmente forcaioli.
Nei fatti, il Trattamento Sanitario Obbligatorio, è una pratica molto diffusa. Una pratica che non ha nulla a che fare con la sofferenza psichica, ma è utile a disciplinare comportamenti che, per svariate ragioni, non possono essere sanzionati con gli strumenti messi a disposizione dall’apparato sanzionatorio previsto dal codice penale.
La prigione psichiatrica è uno strumento cui è molto difficile sottrarsi e lascia solo esigui margini di difesa e chi ci finisce impigliato.
Se un individuo è classificato come pericoloso da un paio di medici, di cui almeno uno deve essere uno psichiatra, poi basta la firma del sindaco ed il gioco è fatto. Se i tuoi atti sono definiti folli non c’è nulla che tu possa dire o fare per evitare il ricovero coatto, la gabbia chimica e, spesso, anche la contenzione fisica. Se sei dichiarato “matto” la tua volontà non conta, la tua parola non ha valore, perché, qualunque sia l’argomentazione, è alienata, senza ragione, malata.
Il TSO si configura come detenzione e tortura extra giudiziaria
Camicie di forza, letti di contenzione, elettroshock, lobotomia farmaceutica, punture a lento rilascio, isolamento, umiliazioni, ricatti, sequestri, prigionie, torture, violenze e morti…
Nonostante in Italia i manicomi siano stati chiusi negli anni Settanta, questa è la realtà vissuta ancora oggi da chi è giudicato dalla nostra società folle, divers*, anormale, e per questo isolat*, punit* e normalizzat*.
Rispetto al passato la psichiatria ha inventato centinaia di disturbi e di diagnosi, basati sull’analisi dei comportamenti delle persone, estendendo il suo sguardo medico ad ambiti che prima ne erano esclusi e medicalizzando tutte le fasi della nostra vita, dall’infanzia alla vecchiaia. L’omosessualità dal 1990 non è più considerata una malattia psichiatrica, ma le persone che decidono di fare un percorso di transizione di genere sono considerati affette da “disforia di genere” ed obbligate a sottostare a visite psichiatriche. I bambini vivaci sono trattati da “malati” di “ADHD” ossia Deficit di Attenzione e Iperattività e spenti con terapie farmacologiche.
La psichiatria ha esteso la sua rete di controllo e i profitti che ne derivano.
Per il resto a cambiare sono stati solo i nomi, in una società più moderna in cui lo psico controllo è ormai esteso nelle scuole, nelle strade, nelle carceri, nei CPR ed è perfettamente integrato a tutte le altre istituzioni di coercizione e controllo presenti nelle nostre moderne smart city.
I manicomi si sono trasformati in repartini (SPDC), CSM, SR, comunità, cliniche, centri diurni.
Gli ex manicomi criminali, quelli che più recentemente sono stati chiamati Ospedali Psichiatrici Giudiziari, sono stati “chiusi” ovvero rimpiccioliti, moltiplicati e capillarmente diffusi sul territorio (REMS).
L’elettroshock continua ad essere fatto, ma si chiama “Terapia Elettro convulsivante” e viene fatto sotto anestesia.
La lobotomia chirurgica invece è in disuso, poiché sono stati inventati i neurolettici (dal greco neuro “nervoso” e lepsis “blocco”) per cui viene fatta chimicamente, ad esempio con l’Haldol, uno psicofarmaco a lento rilascio somministrato tramite puntura, che veniva anch’esso usato come forma di tortura contro i dissidenti nei gulag russi. Andrea Soldi, l’uomo morto il 5 agosto 2015 sulle panchine di Piazzale Umbria durante un Trattamento Sanitario Obbligatorio, era costretto invece a prenderlo come “cura”, e quando si è rifiutato di farlo, è stato per questo ucciso da vigili e psichiatri. Una volta etichettato come “malato di mente” sei giudicato pericoloso e devi essere curato che tu lo voglia o meno, con medici, metodi e cure che tu non potrai scegliere. E se non sei accondiscendente, se neghi la tua malattia e rifiuti la terapia, se ti ribelli rischi un ricovero coatto, una cattura, una reclusione all’interno dei nostri ospedali, in quei reparti chiusi con le sbarre alle finestre dove qualsiasi cosa subirai è chiamata “cura” e trattamento, dove le sostanze psicoattive sono chiamate “farmaci”.
https://radioblackout.org/
PISA giovedì 29/10 “CICATRICI” al Caracol 2 PERFORMANCE POETICHE con Guido Celli e Elisabetta Cipolli
PISA GIOVEDI’ 29 OTTOBRE c/o Circolo Arci CARACOL in via Carlo Cattaneo 64
dalle ore 21 il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud presenta
CICATRICI
perfomance poetica
“SCEMA (Poema)” di Elisabetta Cipolli
“Scema, tenta di ripercorrere la storia, anche sonora, proprio di questa parola largamente usata, tentando di approfondire il ruolo svolto dal linguaggio nei processi di esclusione e di stigmatizzazione sociale.”
“I DUE LATI DELLA STESSA CICATRICE” di Guido Celli
In nido alla famiglia avviene la prima ferita che un figlio dovrà ricucirsi dentro, nascendosi ancora, ripetutamente, dall’utero delle proprie risorse.
ATTO I ERA SOLO UN RAGAZZO [Sensibili alle foglie, Roma 2019]Il rapporto violento fra padre e figlio. Per una pedagogia dei padri.
ATTO II MADRE MATERNO [Sensibili alle foglie, Roma 2020] Il materno indegno del figlio. Benedizione immeritata. Cosa resta della madre nel cuore avvoltoio di ciò che nasce.
il numero dei partecipanti è limitato a causa della normativa Anti-Covid quindi è necessaria e consigliata la prenotazione.
Per info:
antipsichiatriapisa@inventati.org