LINK INTERVISTA su RADIO WOMBAT a CHIARA GAZZOLA su “DIVIETO D’INFANZIA”

  • December 18, 2018 4:23 pm

https://wombat.noblogs.org/2018/12/18/stampa-rassegnata-047-10-16dic/

QUESTO è il link per sentire la prima parte dell’intervista fatta a Radio Wombat, come collettivo Artaud, insieme a Chiara Gazzola che ci parla del libro “Divieto d’Infanzia. Psichiatria, controllo, profitto” BFS edizioni.
Con Chiara Gazzola, autrice di “DIVIETO DI INFANZIA”, abbiamo parlato di psichiatrizzazione e medicalizzazione infantile; dei moltissimi dubbi sull’uso dilagante di psicofarmaci e piani farmacologici anche in tenerissima età e del rapporto sempre più angosciante tra etichette patologiche ed esigenze di controllo scolastico, organizzazione di gruppi, management delle comunità educative.
Sul finale una breve anticipazione della prossima puntata ancora dedicata al tema con Sebastiano Ortu coautore dell’ultima edizione aggiornata.

Link è per ascoltare la puntata della trasmissione  “Stampa Rassegnata”  047 10-16dic.
(Ascolta la Diretta Lun. 15.30 Repliche Merc. 23.59 Gio. 8.30 AM 1359)

https://wombat.noblogs.org/2018/12/18/stampa-rassegnata-047-10-16dic/

il collettivo Artaud

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa
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articolo su “DIVIETO D’INFANZIA. PSICHIATRIA, CONTROLLO, PROFITTO”

  • December 17, 2018 7:04 pm

“DIVIETO D’INFANZIA. PSICHIATRIA, CONTROLLO, PROFITTO”

di Chiara Gazzola e Sebastiano Ortu, BFS edizioni, Pisa 2018.

“ Siamo abbastanza liberi da esseri capaci di non interferire nella vita di un’altra persona, quale che sia la sua età? “(Alexander Neil)

Nel 2008 la prima edizione di Divieto d’Infanzia lanciava l’allarme sulla prescrizione di psicofarmaci a bambini e adolescenti; oggi, la nuova edizione aggiornata fa i conti con un progressivo aumento del consumo degli psicofarmaci da parte di tutta la popolazione mondiale. E’un aggiornamento necessario vista la quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico (DSM) del 2013, che ha previsto l’inserimento di nuove categorie diagnostiche dedicate all’infanzia. Attraverso il DSM, la psichiatria traccia la linea di confine tra ciò che è normale e ciò che non lo è. Questo allargamento dei confini diagnostici favorisce il reclutamento in psichiatria, di un numero sempre più alto di bambini.

Il libro rivolge lo sguardo alla diagnosi di ADHD  (deficit dell’attenzione e iperattività)  in Italia, ai dati sulle altre patologie psichiatriche e ai relativi farmaci nel mercato nazionale; mette in discussione anche la tendenza alla medicalizzazione nelle scuole, cercando di dare degli spunti e stimoli ad alternative concrete per ostacolarla.

Oggi a scuola sono sempre di più i bambini che hanno diagnosi psichiatriche, in particolare disturbo dell’adattamento, dell’attenzione, con iperattività, depressione, disturbo bipolare.

L’attuale tendenza dell’insegnamento e della pedagogia è quella di farsi coadiuvare dalla neuropsichiatria ogni qualvolta un bambino disturba o contrasta i programmi formativi. Il “disagio” comportamentale invece di essere valutato come un campanello d’allarme nella relazione adulto-bambino,  viene incasellato come un difetto dell’alunno. L’insegnante e l’educatore vengono così  deresponsabilizzati e dispensati dal modificare il loro approccio relazionale/educativo, delegando il problema ad un esperto che lo affronterà dal punto di vista della salute mentale. Vince così il paradigma biologico, secondo cui questi bambini hanno qualcosa che non va nel loro cervello e che dovranno prendere psicofarmaci, forse per il resto della loro vita.

Gli psicofarmaci, oltre ad agire solo sui sintomi e non sulle cause della sofferenza della persona, alterano il metabolismo e le percezioni, rallentano i percorsi cognitivi ed ideativi contrastando la possibilità di fare scelte autonome, generando fenomeni di dipendenza ed assuefazione del tutto pari, se non superiori, a quelli delle sostanze illegali classificate come droghe pesanti. Presi per lungo tempo possono portare a danni neurologici gravi che faranno del bambino un disabile.

A scuola, oggi, si mira sempre più ad un addestramento alla produttività, all’efficienza, alla centralità del risultato. Sicuramente gli stimolanti producano risultati positivi dal punto di vista delle insegnanti, ma sono di aiuto anche per il bambino? Nessuno fa mai riferimento specifico a quelli che possono essere i benefici per il diretto interessato.

Gli autori, Gazzola e Ortu, ci ricordano che insegnare “è dare priorità alla relazione e saper sperimentare approcci didattici e pedagogici a secondo della persona con la quale ci si relaziona.” Compito degli adulti è difendere le nuove generazioni e tornare a riflettere sull’importanza dell’ambito sociale, comunitario e relazionale per la loro educazione.

Questo libro ci invita a non cedere al riduzionismo psichiatrico, a non psichiatrizzare ogni comportamento disturbante e/o sofferente, affinché la fantasia, il senso critico e la libertà di scelta continuino a caratterizzare l’infanzia.

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa

antipsichiatriapisa@inventati.org

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estratto sugli psicofarmaci da “SORVEGLIATO MENTALE”

  • December 16, 2018 1:33 pm

pubblichiamo un piccolo estratto sugli psicofarmaci preso da

“SORVEGLIATO MENTALE. Effetti collaterali degli psicofarmaci”

Manuale d’Uso  a cura di Maria Rosaria D’Oronzo e Paola Minelli edizioni Nautilus

estratto di Sorvegliato Mentale

“EFFETTI COLLATERALI. Uso e abuso di psicofarmaci.”

  • December 16, 2018 12:22 pm

 

“EFFETTI COLLATERALI. Uso e abuso di psicofarmaci.”

a cura del TELEFONO VIOLA di MILANO edizioni Nautilus 1998

effetti collaterali

NO AL TASER! NO AI TSO CON LE SCOSSE ELETTRICHE!!!

  • December 3, 2018 4:37 pm

NO AL TASER!  NO AI TSO CON LE SCOSSE ELETTRICHE!!!

Dal 5 settembre 2018 in Italia il Thomas A. Swift’s Electronic Rifle ( TASER ) è in fase di sperimentazione in dodici città italiane: Milano, Torino, Padova, Reggio Emilia, Bologna, Genova, Firenze, Napoli, Caserta, Catania, Palermo e Brindisi.

La  pistola elettrica è stata usata la prima volta il 12 settembre a Firenze dai carabinieri per fermare un giovane musicista turco di 24 anni disarmato in stato di agitazione. Il ragazzo, in seguito al fermo, è stato ricoverato in TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale S. Maria Nuova di Firenze.

Il Taser è considerato un dispositivo utile a garantire la sicurezza degli agenti. L’arma spara due dardi collegati alla pistola da cavi sottili. Quando il dardo colpisce il bersaglio, una scarica di corrente elettrica a impulsi provoca una paralisi neuromuscolare che concede agli agenti alcuni secondi per immobilizzare il soggetto. La pistola può anche essere premuta contro il corpo, causando dolore intenso. Le pistole in dotazione ai carabinieri non hanno bisogno di essere ricaricate e quindi possono sparare due colpi, ossia quatto dardi.

La dotazione del Taser viene giustificata dalla non mortalità dell’arma, nonostante venga considerata dall’ONU uno strumento di tortura. Il Governo Italiano per mantenere la sicurezza dei cittadini, piuttosto che ridurre i casi di applicazione della violenza, preferisce dare alle forze dell’ordine la possibilità di sparare di più facendo meno vittime. Il Ministro dell’Interno Salvini, nel DDL Sicurezza ha inserito l’estensione dell’arma anche ai vigili urbani e alla Polizia ferroviaria oltre che alle altre forze di Polizia.

Nella ricerca “Shock tactics” della Reuters, su 1005 casi di morte legati all’uso del Taser, ben 257 vengono ricondotti all’uso dell’arma su soggetti con “disturbi psichiatrici e malattie mentali”; mentre in 153 casi il Taser è indicato come causa o come fattore che ha contribuito alla morte.

Il fatto che il primo uso della pistola elettrica in Italia sia stato su una persona in stato di agitazione è perfettamente in linea con le intenzioni dell’azienda produttrice dell’arma, Taser International, ora AXON, che già nel 2004 riteneva la pistola elettrica “lo strumento più adatto a gestire persone emotivamente disturbate”.

Ci preoccupa e allarma molto il fatto che si cominci ad usare il Taser su persone in difficoltà,  in stato di agitazione o di crisi, per poi ricoverarle nei reparti psichiatrici. Ad oggi il TSO è un metodo coercitivo che obbliga il soggetto ad un trattamento farmacologico pesante e sradica la persona dal proprio ambiente sociale, rinchiudendola in un reparto psichiatrico, ignorando la complessità delle relazioni umane e sociali e molto spesso ledendone i diritti.

Noi ci opponiamo a tutto ciò! Il superamento delle crisi individuali passa attraverso un percorso comunitario e non attraverso l’utilizzo di metodi repressivi e/o coercitivi che risultano dannosi alla dignità dell’individuo. Ci chiediamo perché non viene attribuito alla rete sociale il giusto valore.

 

 Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

 antipsichiatriapisa@inventati.org artaudpisa.noblogs.org 

335 7002669 via San Lorenzo 38 56100 Pisa

 

 

MODENA: sab 24/11 presentazione di ELETTROSHOCK c/o La Scintilla

  • November 18, 2018 9:38 am

MODENA SABATO 24 NOVEMBRE

c/o  La SCINTILLA in strada Attiraglio 66, Zona Mulini Nuovi alle ore 18:30 presentazione del libro:

“ELETTROSHOCK. La storia delle terapie elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute”. a cura del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud. Edizioni Sensibili alle Foglie

A seguire CONCERTI  e DJ SET

Per info: la scintilla@autoproduzioni.net

FIRENZE VEN 16 NOVEMBRE presentazione “STORIA di ANTONIA”c/o CPA FI SUD

  • November 12, 2018 6:58 pm

FIRENZE VENERDI’ 16 NOVEMBRE c/o CPA FI SUD in via Villamagna alle ore 19

La Libreria Majakovskij presenta:

 “Storia di Antonia. Viaggio al termine di un manicomio” di Dario Stefano Dell’Aquila e Antonio Esposito edizioni Sensibili Alle Foglie

Parteciperà al dibattito con gli autori il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

A seguire cena e concerto

 

<<“Ci legavano come Cristo in Croce”. Le parole di Antonia Bernardini restituiscono l’inferno nel quale è costretta a vivere gli ultimi 15
mesi della sua vita: l’opg di Pozzuoli, dove viene internata, a seguito
di un banale diverbio, in attesa di un processo che non si svolgerà
mai. Antonia muore a causa delle ustioni riportate per l’incendio del
letto di contenzione sul quale era legata da 43 giorni. La sua fine
atroce destò scalpore, portò il tema dei manicomi criminali al centro
del dibattito pubblico, determinò la chiusura dell’istituto puteolano.
Venne istruito anche un processo che, dopo le condanne in primo grado,
si concluse in appello senza colpevoli. Per oltre 40 anni, su questa
storia è calato il silenzio. Qui se ne offre una ricostruzione
completa, realizzata recuperando materiale d’archivio inedito, il
dibattito dell’epoca, le testimonianze dei diversi protagonisti. Un
lavoro che tesse una dolorosa ma avvincente trama narrativa, nella quale
ritroviamo, con Antonia, la vita di altre donne, vittime di quella
stessa violenza istituzionale, e il dispositivo psichiatrico, le cui
logiche e prassi, seppure metamorfizzate, ripropongono, ancora oggi,
l’orizzonte manicomiale.>>

FIRENZE ven 16/11 presentazione di “STORIA di ANTONIA” c/o CPA FI-SUD

  • November 8, 2018 9:36 pm

FIRENZE VENERDI’ 16 NOVEMBRE c/o CPA FI SUD in via Villamagna

alle ore 19 La Libreria Majakovskij presenta:

 “Storia di Antonia. Viaggio al termine di un manicomio” di Dario Stefano Dell’Aquila e Antonio Esposito edizioni Sensibili Alle Foglie

Parteciperà al dibattito con gli autori il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

https://www.facebook.com/1449972185294664/photos/gm.195577054685655/2006437979648079/?type=3

ROMA 2/11: CONCERTO CONTRO LE PENE CAPITALI c/o Auditorium Spin Time

  • October 25, 2018 4:20 pm

Come Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud parteciperemo al

Primo concerto contro le pene capitali: Ergastolo e Pena di Morte

a ROMA 2 NOVEMBRE 2018  

c/o l’auditorium di Spin Time in via di Santa croce in Gerusalemme 55 dalle ore 17

 Anche se in Italia la pena di morte è abolita, vige tuttavia la pena dell’ergastolo che non ne costituisce un’alternativa, in quanto essa stessa è “pena fino alla morte”.

Pena di morte ed ergastolo sono due istituti penali che inducono l’agonia in chi vi viene condannato, decretando  la morte  della persona ad ogni prospettiva sociale e il suo lento “vivere morendo”.

L’intento del concerto è quello di favorire uno spostamento narrativo, arricchito dal linguaggio musicale,  che collochi con decisione l’ergastolo fra le pene capitali.

E’ stato scelto simbolicamente come data il due novembre, giorno dei morti, per consentire a quelle parti di società, attente a questi temi, di raccogliersi per celebrare il proprio lutto in relazione all’esistenza di una morte sociale da pena capitale, esplicitando la propria umana sofferenza e la propria indisponibilità al fatto che delle istituzioni, che agiscono in nome del popolo italiano, possano condannare e condannino persone all’agonia, a un “vivere morendo” fino al sopraggiungere della morte.

Nello spirito di promuovere una cultura abolizionista delle pene capitali sono stati invitati alcuni musicisti a comporre uno o più brani intorno al tema dell’ergastolo e della pena di morte.

 

https://www.facebook.com/events/1804325246353154/

Dalle 18 alle 24 sul palco dell’Auditorium eseguiranno pezzi inediti scritti per e intorno al tema della serata:
• ANNA NACCI, TARANTULA RUBRA & KOLAKALE’S BAND
• ANIMALE
• ARIANNA GRANIERI
• Cantodiscanto
• ELISABETTA CIPOLLI
• Gabin Dabiré
• GIUSEPPE NATALE
• Manuel PIA
• RITA SUPERBI & SCUOLA TAIKO
• SILVIO TUFARELLI AND THE BAND
• SIMONA SANZÒ E MAURIZIO CASTÈ

Dalle 17 fino a sera saranno presenti stand e punti info delle associazioni che hanno aderito all’evento:

• Associazione Antigone
• ANPI Seveso
• A Buon Diritto
• Associazione Liberarsi Firenze
• Attuare la Costituzione – Associazione di promozione sociale
• Associazione “Senza Confini”
• Associazione Yairaiha Onlus
• Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
• Folletto25603
• Don Paolo Lojudice, Vescovo Ausiliare di Roma
• Comunità Le Piagge – Firenze
• Socialismo, diritti e riforme
• Teleambiente – media partner

SpinEat, osteria popolare, sarà attiva durante tutta la serata!
• Maggiori informazioni su SPIN TIME LABS: spintimelabs.org
• INGRESSO A SOTTOSCRIZIONE
• Contattaci a: spintimelabs@gmail.com
• Arrivi allo Spin Time Labs in 5 minuti a piedi con:

METRO > Linea A (rossa), fermata Manzoni
TRAM > 5, 14, 19, 8, 3
BUS > 649, 360, 590, 51
BUS NOTTURNI > N1, N10, N11, N18, N12

“Il Telefono Viola. Contro i metodi della psichiatria.” di G. Antonucci, A. Coppola

  • October 23, 2018 6:42 pm

“Il Telefono Viola. Contro i metodi della psichiatria.” G. Antonucci, A. Coppola 1995 ed. Elèuthera

Il Telefono Viola — 3.1 scrn