ANCONA: venerdì 30 agosto: ASSEMBLEA PUBBLICA SU SALUTE MENTALE, ABUSO DI DIAGNOSI E MEDICALIZZAZIONE INFANTILE E ADOLESCENZIALE

  • August 9, 2024 6:33 pm

ANCONA VENERDì 30 AGOSTO 2024 ORE 21

PARCO DI POSATORA (ANFITEATRO)

ASSEMBLEA PUBBLICA SU SALUTE MENTALE, ABUSO DI DIAGNOSI E MEDICALIZZAZIONE INFANTILE E ADOLESCENZIALE

CON PRESENTAZIONE DEL LIBRO:

DIVIETO D’INFANZIA, BFS EDIZIONI,

CON SEBASTIANO ORTU, UNO DEGLI AUTORI

All’avvicinarsi del “G7 salute” che si terrà ad Ancona il prossimo ottobre, alcune individualità libertarie del territorio hanno deciso di ragionare insieme sulla questione della “salute mentale” che riguarda una fetta sempre più ampia di persone, con un focus sugli ambiti istituzionali e non, in cui la psichiatria agisce, partendo dalla scuola, per arrivare al carcere, alle strutture protette, ai CPR, ai posti di lavoro e alla famiglia.

La tendenza della cultura occidentale a medicalizzare ogni fase della vita si estende all’infanzia e all’adolescenza codificando nuove diagnosi psichiatriche, colpevolizzando espressività e comportamenti, sancendo nuovi limiti di definizione delle presunte anomalie e offrendo all’industria farmaceutica proficui sempre più copiosi. L’ADHD e le diverse classificazioni depressive, fra le quali il DDDU, rappresentano gli esempi più eclatanti. La scuola pubblica è il luogo privilegiato per avviare, attraverso strumenti approssimativi, l’iter diagnostico. Quali le possibilità di opposizione alla diffusione degli screening e a obiettivi formativi che limitano la libertà professionale degli insegnanti? Quali le alternative per i genitori? Affinché la fantasia, il senso critico e la libertà di scelta continuino a caratterizzare l’infanzia, tutta la comunità adulta dovrà difendere le nuove generazioni e la propria responsabilità tornando a riflettere sull’importanza dell’ambito sociale e relazionale”.

Ne parleremo con i collettivi antipsichiatrici italiani, da anni impegnati in ricerca e controinformazione sugli abusi della psichiatria, sul dilagare delle diagnosi e sull’obbligo della cura, sostenendo le vittime e i loro familiari.