LETTERA del Comitato DIxDI e del Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa-Carrara
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il testo scritto e letto dal Comitato DixDi e dal Comitato Sanita’ Pubblica Versilia Massa-Carrara durante l’assemblea pubblica tenutasi a Viareggio lo scorso 2 febbraio.
Sosteniamo la lotta dei familiari di Mattia e degli altri utenti coinvolti perché sia fatta giustizia e vengano condannati tutti quelli che direttamente ed indirettamente hanno causato la sua morte.
Prendiamo spunto dalla vicenda della strage di Viareggio, i familiari hanno lottato e ancora lottano per avere giustizia ma non si sono limitati a questo, nel corso degli anni hanno lottato insieme ai lavoratori per la sicurezza in ferrovia e in tutti gli altri settori lavorativi. Questo è quello che dobbiamo fare per rendere veramente giustizia a Mattia e a tutti gli altri ospiti di tutte le strutture, dobbiamo lottare per far luce sui reali problemi che riguardano utenti, famiglie e operatori coinvolti.
Crediamo veramente che con le attuali norme di autorizzazioni e accreditamento della Regione Toscana le residenze assistenziali siano in grado di svolgere la loro funzione abilitativa / riabilitativa? Pensiamo che il criterio del minutaggio sia un valido strumento per stabilire quanti operatori sono necessari per dare adeguata assistenza agli utenti? Nella regione Toscana una struttura per poter essere autorizzata e accreditata deve poter dimostrare di assicurare una assistenza minima di 11 minuti al giorno per utente, ad esempio di un tecnico della riabilitazione (terapista occupazionale, animatore, educatore, facilitatore o come lo si voglia chiamare) 45 minuti per gli addetti all’assistenza di base OSS, mentre non si specifica quale deve essere l’intervento degli specialisti (psicologo,psichiatra ecc..) nel progettare e nel vigilare su quanto sarebbe utile fare per il benessere emotivo, sociale e sulla qualità di vita delle persone ricoverate in queste strutture. In sostanza seguendo queste linee di indirizzo spesso ci troviamo di fronte a strutture dove gli operatori sono inadeguati per numero e si trovano soli a gestire bisogni complessi spesso ricorrendo come unico mezzo all’utilizzo dei farmaci. In conseguenza a questo, gli utenti vivono una quotidianità poco stimolante, che spesso amplifica i disturbi comportamentali per i quali sono stati affidati a queste strutture; molte famiglie si trovano nella condizione di ricorrere al ricovero per l’assoluta mancanza o inadeguatezza dei servizi territoriali.
A proposito di territorio, mancano centri diurni diversificati e competenti per l’abilitazione e riabilitazione della variegata complessità della disabilità mentale che possano stimolare queste persone alla partecipazione sociale. Se vogliamo veramente fare in modo che questo non succeda più dobbiamo far pressione sulla regione Toscana affinché modifichi i criteri di accreditamento sopra accennati, ed esigere servizi territoriali degni di questo nome. Partiamo da questa iniziativa per mobilitarci e coinvolgere più soggetti possibili per cambiare la vita degli utenti ma anche dei lavoratori che operano all’interno di queste strutture.
Comitato DixDi ( Diritti per Disabilita’)
Comitato Sanita’ Pubblica Versilia Massa-Carrara