AUDIO in inglese e TRADUZIONE in ITALIANO dell’INTERVENTO di SAMAH JABR
AUDIO in inglese e la traduzione scritta in Italiano dell’intervento di Samah Jabr per gli incontri che abbiamo organizzato in Italia.
Signore e signori:
ogni mattina ci svegliamo con un’altra immagine orribile proveniente da Gaza. Oggi vediamo il video di un carro armato israeliano che investe avanti e indietro il cadavere di un civile palestinese.
Rispettato pubblico: Sono una consulente psichiatra, con una lunga esperienza con i professionisti della salute mentale a Gaza. Ma non sono qui per parlarvi dell’impatto inimmaginabile di un genocidio sulla salute mentale dei palestinesi, né per romanticizzare il Sumud palestinese. Sono qui per avvertirvi dell’imminente collasso del nostro senso di comune umanità. In quanto palestinese priva di cittadinanza e alle prese con un livello di violenza israeliana senza precedenti a Gerusalemme e in Cisgiordania, faccio appello ai vostri principi universali di esseri umani affinché ci aiutino a denunciare la straziante realtà che si sta svolgendo a Gaza, un luogo che sta venendo segnato da uno dei capitoli più bui della storia. Le implacabili atrocità commesse di ora in ora a Gaza sono una macchia sulla coscienza dell’umanità, lasciando un segno indelebile sulla nostra capacità di relazionarci l’un l’altro come esseri umani.
INTENTO GENOCIDA:
Fin dal primo giorno di questa guerra, i politici israeliani hanno parlato vendicativamente di radere al suolo Gaza e di deportare i suoi abitanti. Il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant ha definito gli abitanti di Gaza “animali” e il presidente di Israele Isaac Herzog ha dichiarato che sono tutti complici degli atti del 7 ottobre. Questi atti sono stati descritti come paragonabili a quelli dell’11 settembre e i combattenti della resistenza palestinese sono stati considerati paragonabili all’ISIS. Gli eventi del 7 ottobre sono stati inquadrati come se otto decenni di occupazione e di repressione dei palestinesi non avessero mai avuto luogo e come se non ci fossero stati due decenni di prigionia a Gaza, il più grande campo di concentramento contemporaneo sulla terra.
Il ministro israeliano del Patrimonio Amichai Eliyahy ha già fatto notare che sganciare un’arma nucleare su Gaza è un'”opzione”. Menzogne infondate che descrivono la decapitazione di bambini israeliani e finzioni di stupri di massa sono state inventate per incitare il mondo contro Gaza e legittimare il massacro dei suoi civili.
Stimati partecipanti: I bombardamenti aerei israeliani sono stati incessanti negli ultimi 37 giorni di guerra. A causa di ciò, le vittime di Gaza in un solo mese hanno superato il numero totale di vittime ucraine dall’inizio della guerra in Ucraina.
Donne e bambini rappresentano il 70% delle vittime palestinesi. Lasciate che questo dato di fatto venga recepito: non si tratta semplicemente di statistica, ma un’agghiacciante testimonianza dell’intenzionalità con cui vengono presi di mira i più vulnerabili. Personale medico, giornalisti e forze di difesa civile vengono prese di mira. Vediamo persone che cercano di salvare i loro membri della famiglia da sotto le macerie a mani nude e apprendiamo che i medici eseguono interventi chirurgici senza anestesia, mentre i bambini prematuri muoiono perché negli ospedali viene tolto l’ossigeno. Ma molti abitanti di Gaza usano i loro telefoni cellulari per comunicare al mondo le loro sofferenze, non possiamo affermare di non saperlo. La trasmissione in diretta di questi massacri, che si sono protratti per tutto il mese scorso, costringe il mondo a testimoniare questo orrore, senza lasciare spazio ad ambiguità sull’identità dei responsabili.
Ciò che è ancora più scioccante per qualsiasi senso di coscienza è l’incrollabile sostegno a questi massacri da parte dei principali regimi occidentali: Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Italia. Il palese disprezzo per la vita dei palestinesi, espresso dalla loro leadership politica e militare e dai principali media occidentali contraddice i valori che queste nazioni affermano di sostenere. Al contrario, rivela il razzismo di fondo e la mentalità coloniale di queste nazioni occidentali.
Il famigerato assedio di Sarajevo può essere utile come paragone. A quel tempo, il mondo ha assistito al bombardamento del mercato di Markale che ha portato all’azione decisiva della NATO contro le forze serbe. Mentre il bombardamento israeliano dell’ospedale battista di Al-Ahli, causando la morte di 500 civili, ha suscitato l’ipocrita commento di Biden a Netanyahu, “sembra che sia stato fatto dall’altra squadra”. E Gaza viene lasciata morire di fame, sete, buio e mancanza di attrezzature mediche.
Dal 1948, le azioni dello Stato di Israele hanno costantemente violato il diritto internazionale. Protetto dal sostegno incondizionato degli Stati Uniti, Israele si è considerato immune da responsabilità. Eppure questi crimini sostenuti dall’Occidente contro i palestinesi non sono solo una violazione dello Stato di diritto, ma anche un tradimento della nostra comune umanità. Il deliberato attacco da parte del governo e dell’esercito israeliano, alimentato dal suo distorto senso di eccezionalismo e di vendetta, non sta solo radendo al suolo Gaza; con ogni edificio che cade, vedo il crollo morale della comunità internazionale.
Cari compagni: così come la conosciamo, ferita, dolorante, lacrimosa, e tradita, Gaza un giorno risorgerà dalle macerie e ci guarderà negli occhi. Forse ci chiederà che ruolo abbiamo avuto; forse semplicemente ci perdonerà, come ha fatto molte volte in passato. L’urgenza oggi sta nel salvare la nostra umanità morente che non è riuscita a preservare le vite dei palestinesi, a promuovere la compassione e a ripristinare i valori che ci definiscono in quanto esseri umani. Salviamo la nostra umanità dalle macerie di Gaza.
Grazie.