PISA 13/02 “MOBILITARSI e NON DIMENTICARE: PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI alla Stella Maris.” COMUNICATO Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud e Comitato Sanità versilia- Massa Carrara

  • February 12, 2024 5:26 pm

MOBILITARSI e NON DIMENTICARE

Il 13 febbraio presso il Tribunale di Pisa si terrà l’udienza sui maltrattamenti subiti da persone disabili nella struttura di Montalto di Fauglia (Pi) gestita da ‘Stella Maris’ in cui sono coinvolti 15 imputati tra operatori e dottoresse che gestivano la struttura.
Parallelamente a questo processo va avanti un altro procedimento per la morte di Mattia Giordani (ex paziente di Stella Maris), deceduto nel 2018 a seguito del blocco della glottide dovuto presumibilmente alla somministrazione prolungata ed eccessiva di psicofarmaci.

Stella Maris è un’istituzione privata convenzionata con il pubblico, gestita dalla Curia di San Miniato e finanziata con soldi pubblici (milioni di € l’anno) della Regione, che nonostante la gravità degli abusi non si è costituita come parte civile al processo.

La Regione Toscana concede autorizzazioni e accreditamenti attraverso i quali queste strutture ricevono milioni di €, ma non controlla e vigila che i pazienti ricoverati abbiano una qualità di vita tale da stimolare in loro la partecipazione alla vita sociale. I centri diurni, che dovrebbero essere un valido aiuto per le famiglie sono pochissimi e costringono queste a farsi carico della complessa disabilità mentale dei loro cari. L’assenza di luoghi per l’abilitazione e riabilitazione, che sono fondamentali per il benessere emotivo e per la qualità di vita dei pazienti ricoverati, le lascia di fatto soli e senza il minimo supporto indispensabile per migliorare le loro condizioni e, di conseguenza, lasciando sguarniti i territori.

Nonostante la vicenda sia costellata sul piano giudiziario da continui rinvii, i familiari dei pazienti non sono disposti a rinunciare a battersi per ottenere verità e giustizia. Sondra Cerrai, la mamma di Mattia, lancia un appello: “i genitori dei ragazzi maltrattati, le associazioni che si sono costituite parte civile non possono essere lasciati soli”. Nel raccogliere l’appello di Sondra, siamo convinti dell’importanza della mobilitazione continua, della forte denuncia, della solidarietà e del sostegno, perché l’unica lotta persa è quella che si abbandona!

Invitiamo le realtà che da anni sono impegnate nelle lotte sociali e a difesa della sanità pubblica, lavoratori/trici, cittadini/e e utenti, a partecipare al


PRESIDIO in SOLIDARIETA’

alle vittime dei maltrattamenti e a sostegno dei loro familiari

MARTEDI’ 13 FEBBRAIO ORE 14.00

c/o il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica


– Collettivo Antipsichiatrico ‘Antonin Artaud’

antipsichiatriapisa@inventati.orgwww.artaudpisa.noblogs.orgcell. 3357002669

Comitato Sanità Pubblica Versilia-Massa-Carrara

per informazioni: pagina Fb – per contatti: comitatosanitapubbli@virgilio.it

Pisa, 13 febbraio 2024

PISA 23/02: “STRUTTURE SANITARIE E ISTITUZIONI TOTALI – IL CASO STELLA MARIS” c/o Polo Porta Nuova

  • February 9, 2024 6:03 pm

PISA VENERDì 23 FEBBRAIO 2024 c/o POLO PORTA NUOVA in via Padre B. Fedi

dalle ore 17 alle 22

“STRUTTURE SANITARIE E ISTITUZIONI TOTALI- IL CASO STELLA MARIS”

a cura del Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud

PROGRAMMA:

– introduzione al convegno di studi e inizio lavori

– presentazione di “DIVIETO D’INFANZIA” di Chiara Gazzola e Sebastiano Ortu (BFS, 2018);

– presentazione di “SIAMO TUTTI LEGATI” di Sondra Cerrai (Porto seguro, 2020);

– interverrà Nicola Valentino “STRUTTURE RESIDENZIALI, ASSISTENZIALI E SANITARIE: DISPOSITIVI TOTALIZZANTI E ASIMMETRIE DI POTERE”

Durante la serata verrà proiettato il reportage “LA STORIA DI MATTIA- Il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” prodotto dalla RAI a cura di Maria Elena Scandaliato

per info e contatti:

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 3357002669

 

DIVIETO D’INFANZIA di Chiara Gazzola e Sebastiano Ortu, BFS edizioni, 2018

La tendenza della cultura occidentale a medicalizzare ogni fase della vita si estende all’infanzia e all’adolescenza. La scuola pubblica è il luogo privilegiato per avviare, attraverso strumenti approssimativi, l’iter diagnostico. Quali le possibilità di opposizione per gli insegnanti? Quali le alternative per i genitori? Affinché la fantasia, il senso critico e la libertà di scelta continuino a caratterizzare l’infanzia, affinché si torni a riflettere sull’importanza dell’ambito sociale e relazionale.

SIAMO TUTTI LEGATI di Sondra Cerrai, Porto Seguro edizioni, 2020

Siamo tutti legati” è il racconto intimo di una madre sulla sua estenuante lotta contro il tempo per salvare il figlio Mattia, affetto da autismo. È anche un racconto sofferto dei difficili rapporti con l’istituzione di cura, a cui la famiglia, come migliaia di altre famiglie, che convivono ogni giorno con la disabilità fisica e mentale, è costretta ad affidarsi.

NICOLA VALENTINO

Ricercatore e socioanalista, è art director dell’Archivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata della cooperativa Sensibili alle Foglie, che custodisce documenti provenienti delle istituzioni totali e della difficoltà a vivere. Nicola Valentino relazionerà sui dispositivi totalizzanti e le asimmetrie di potere che caratterizzano le strutture residenziali sanitarie e assistenziali . Un’ analisi secondo il metodo e la pratica collettiva di gruppo della socioanalisi narrativa con cui alcune di queste istituzioni sono state raccontate.

BRESCIA sabato 17/02: VOLANTINAGGIO ANTIPSICHIATRICO

  • February 7, 2024 5:52 pm

BASTA PARLARE DI CURA PER DEI LUOGHI DI MORTE, LUCRO E TORTURA!

BRESCIA SABATO 17 FEBBRAIO 2024 c/o Piazza della Vittoria alle ore 16

VOLANTINAGGIO ANTIPSICHIATRICO

Contro la violenza che regola la vita all’interno di moltissimi centri residenziali “di cura” per persone con disabilità o fragilità psichica. Luoghi dove la contenzione fisica e farmacologica è consuetudine e dove le prepotenze sono ordinarie e strutturali: dai maltrattamenti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Stella Maris, agli abusi all’interno delle strutture della Cooperativa Dolce di Bologna, fino agli orrori della Comunità Shalom, nel bresciano. Riteniamo sia importante non spegnere i riflettori su una violenza così estesa, capillare, non episodica, accettata e sostenuta quotidianamente dal silenzio di tanta società “civile”.

alle ore 19: 30 c/o MATRICI APERTE invia Capriolo 41 c

APERITIVO e MUSICA BENEFIT CASA GALEONE

con Gabryela Yankov – Dj Tamburino – Ale Obsidian

organizza Assemblea Rete Antipsichiatrica

LETTERA del Comitato DIxDI e del Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa-Carrara

  • February 5, 2024 9:14 pm

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il testo scritto e letto dal Comitato DixDi e dal Comitato Sanita’ Pubblica Versilia Massa-Carrara durante l’assemblea pubblica tenutasi a Viareggio lo scorso 2 febbraio.

 

Sosteniamo la lotta dei familiari di Mattia e degli altri utenti coinvolti perché sia fatta giustizia e vengano condannati tutti quelli che direttamente ed indirettamente hanno causato la sua morte.

Prendiamo spunto dalla vicenda della strage di Viareggio, i familiari hanno lottato e ancora lottano per avere giustizia ma non si sono limitati a questo, nel corso degli anni hanno lottato insieme ai lavoratori per la sicurezza in ferrovia e in tutti gli altri settori lavorativi. Questo è quello che dobbiamo fare per rendere veramente giustizia a Mattia e a tutti gli altri ospiti di tutte le strutture, dobbiamo lottare per far luce sui reali problemi che riguardano utenti, famiglie e operatori coinvolti.

Crediamo veramente che con le attuali norme di autorizzazioni e accreditamento della Regione Toscana le residenze assistenziali siano in grado di svolgere la loro funzione abilitativa / riabilitativa? Pensiamo che il criterio del minutaggio sia un valido strumento per stabilire quanti operatori sono necessari per dare adeguata assistenza agli utenti? Nella regione Toscana una struttura per poter essere autorizzata e accreditata deve poter dimostrare di assicurare una assistenza minima di 11 minuti al giorno per utente, ad esempio di un tecnico della riabilitazione (terapista occupazionale, animatore, educatore, facilitatore o come lo si voglia chiamare) 45 minuti per gli addetti all’assistenza di base OSS, mentre non si specifica quale deve essere l’intervento degli specialisti (psicologo,psichiatra ecc..) nel progettare e nel vigilare su quanto sarebbe utile fare per il benessere emotivo, sociale e sulla qualità di vita delle persone ricoverate in queste strutture. In sostanza seguendo queste linee di indirizzo spesso ci troviamo di fronte a strutture dove gli operatori sono inadeguati per numero e si trovano soli a gestire bisogni complessi spesso ricorrendo come unico mezzo all’utilizzo dei farmaci. In conseguenza a questo, gli utenti vivono una quotidianità poco stimolante, che spesso amplifica i disturbi comportamentali per i quali sono stati affidati a queste strutture; molte famiglie si trovano nella condizione di ricorrere al ricovero per l’assoluta mancanza o inadeguatezza dei servizi territoriali.

A proposito di territorio, mancano centri diurni diversificati e competenti per l’abilitazione e riabilitazione della variegata complessità della disabilità mentale che possano stimolare queste persone alla partecipazione sociale. Se vogliamo veramente fare in modo che questo non succeda più dobbiamo far pressione sulla regione Toscana affinché modifichi i criteri di accreditamento sopra accennati, ed esigere servizi territoriali degni di questo nome. Partiamo da questa iniziativa per mobilitarci e coinvolgere più soggetti possibili per cambiare la vita degli utenti ma anche dei lavoratori che operano all’interno di queste strutture.

 

Comitato DixDi ( Diritti per Disabilita’)

Comitato Sanita’ Pubblica Versilia Massa-Carrara

BRESCIA: 17/02 BASTA PARLARE DI CURA PER DEI LUOGHI DI MORTE, LUCRO E TORTURA! VOLANTINAGGIO ANTIPSICHIATRICO

  • February 4, 2024 8:32 pm

BASTA PARLARE DI CURA PER DEI LUOGHI DI MORTE, LUCRO E TORTURA!

BRESCIA SABATO 17 FEBBRAIO 2024 c/o Piazza della Vittoria alle ore 16

VOLANTINAGGIO ANTIPSICHIATRICO

Contro la violenza che regola la vita all’interno di moltissimi centri residenziali “di cura” per persone con disabilità o fragilità psichica. Luoghi dove la contenzione fisica e farmacologica è consuetudine e dove le prepotenze sono ordinarie e strutturali: dai maltrattamenti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Stella Maris, agli abusi all’interno delle strutture della Cooperativa Dolce di Bologna, fino agli orrori della Comunità Shalom, nel bresciano. Riteniamo sia importante non spegnere i riflettori su una violenza così estesa, capillare, non episodica, accettata e sostenuta quotidianamente dal silenzio di tanta società “civile”.

alle ore 19: 30 c/o MATRICI APERTE invia Capriolo 41 c

APERITIVO e MUSICA BENEFIT CASA GALEONE

con Gabryela Yankov – Dj Tamburino – Ale Obsidian

organizza Assemblea Rete Antipsichiatrica

BRESCIA: sabato 17/02 VOLANTINAGGIO ANTIPSICHIATRICO piazza della Vittoria ore 16

  • February 4, 2024 8:25 pm
BASTA PARLARE DI CURA PER DEI LUOGHI DI MORTE, LUCRO E TORTURA!
BRESCIA SABATO 17 FEBBRAIO 2024 c/o Piazza della Vittoria alle ore 16
VOLANTINAGGIO ANTIPSICHIATRICO
organizza Assemblea Rete Antipsichiatrica

PISA 13/02 PRESIDIO di SOLIDARIETA’ alle VITTIME degli ABUSI alla Stella Maris

  • January 31, 2024 5:41 pm

MARTEDI’ 13 FEBBRAIO ORE 14

presso il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica

PRESIDIO di SOLIDARIETA’

VERITA’ SUGLI ABUSI ALLA STELLA MARIS!

SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI !

COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO ANTONIN ARTAUD

antipsichiatriapisa@inventati.org

BRESCIA: sabato 17/02 VOLANTINAGGIO ANTIPSICHIATRICO – CONTESTI DI CURA O LUOGHI DI TORTURA?

  • January 30, 2024 4:49 pm

come ASSEMBLEA RETE ANTIPSICHIATRICA saremo a Brescia sabato 17 febbraio alle ore 16 in piazza della Vittoria alle ore 16 per un VOLANTINAGGIO ANTIPSICHIATRICO

CONTESTI DI CURA O LUOGHI DI TORTURA?

Questo testo affronta la violenza strutturale che regola la vita all’interno di moltissimi centri residenziali per persone con disabilità o fragilità psichica. Si parte dai maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Stella Maris, passando per gli abusi all’interno delle strutture della Cooperativa Dolce di Bologna, per arrivare agli orrori della Comunità Shalom, nel bresciano. Una violenza capillare sostenuta quotidianamente dal silenzio di moltissimi “professionisti”, tecnici dei servizi, operatori, assistenti ed educatori.

Presso il Tribunale di Pisa si sta tenendo un processo per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. Una vicenda sepolta nel silenzio che ha trovato nell’ultimo anno il supporto e il sostegno del Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud. Il Consulente Tecnico chiamato dalla procura a relazionare sui fatti ha scritto: “Leggendo gli atti del presente procedimento abbiamo rinvenuto sicuramente la menzione di una lunga tradizione di abuso e violenza da parte degli operatori, radicata negli anni, e in parte tollerata, in parte ignorata della direzione delle strutture”. Ed ancora: “In queste situazioni si sviluppano degenerazioni in cui la violenza e la sopraffazione divengono gli strumenti usati ogni giorno, e l’istituzione perde le sue caratteristiche terapeutiche per divenire un luogo meramente coercitivo e afflittivo” facendo riferimento a condotte “tipiche delle istituzioni totali”. Si parla di maltrattamenti fisici, verbali e trattamenti degradanti quotidiani. Spintoni, schiaffi, minacce e vessazioni costanti, talmente palesi da lasciar presumere abusi anche peggiori. Una violenza non episodica ma strutturale.
Delle diciassette persone coinvolte, il processo attualmente vede ancora imputati quindici tecnici e
operatori, tra cui le due dottoresse che gestivano la struttura e il Direttore Sanitario della Stella Maris. Un operatore ha patteggiato la pena, mentre il Direttore generale Roberto Cutajar, che ha scelto il rito abbreviato, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi, per essere infine assolto nel processo d’appello. Tra gli ospiti della struttura ricordiamo Mattia, morto nel 2018 per soffocamento in seguito al blocco della glottide dovuto alla somministrazione prolungata ed eccessiva di psicofarmaci. I continui cambi di terapia avevano comportato disfunzionalità e rischi al momento dei pasti di cui la famiglia non è mai stata informata. Il processo in primo grado si è chiuso con nessuna responsabilità da parte dei medici e della struttura.
Non crediamo nella giustizia dei tribunali, sappiamo che nessuna sentenza metterà fine o scalfirà questa violenza.

L’orrore di Montalto di Fauglia lo ritroviamo nell’uccisione per contenzione avvenuta la notte del 27 agosto 2012 all’interno della struttura ‘Casa Dolce’ di Casalecchio di Reno (in provincia di Bologna) gestita dalla Cooperativa Sociale Dolce. Quella sera M., 20 anni, vorrebbe continuare a giocare con la playstation ma le regole interne alla struttura non lo consentono. Gli operatori si impongono. Il giovane non cede. Si apre uno scontro di potere che M. perde pagando con la vita. L’indagine del PM si concentra su tre operatori sociosanitari della cooperativa, indagati per omicidio colposo. Secondo l’autopsia M. è morto per asfissia meccanica, soffocamento. Mentre due operatori lo tenevano un terzo gli si sarebbe seduto sopra, all’altezza del torace. Il processo dura quattro anni e si conclude per tutti con l’assoluzione ‘perché il fatto non costituisce reato’. Viene sostenuta la legittimità della contenzione, la correttezza delle manovre effettuate, la loro corrispondenza ai “protocolli”. La rispettabilità pubblica della Cooperativa Dolce, dei suoi dirigenti responsabili e di tutta la struttura ne esce intaccata, mentre niente all’interno della stessa viene messo in discussione.
La testimonianza che abbiamo raccolto di un operatore a tempo determinato assunto a ‘Casa Dolce’ qualche anno dopo l’uccisione di M., racconta il protrarsi di un’attitudine alla violenza verbale e al confronto fisico punitivo/violento da parte di molti operatori della residenza, accettato pressoché da tutta la struttura come ‘normale amministrazione’.

Di recente una nuova indagine ha visto coinvolta ancora la Cooperativa Dolce per quanto riguarda un’altra struttura in provincia di Bologna (Budrio),’Villa Donini’. Si parla di botte e insulti ai danni di persone disabili, schiaffi in testa e umiliazioni. Dodici operatori socio sanitari dipendenti della cooperativa sono stati interdetti dalla professione per un anno con l’accusa di maltrattamenti. Nonostante l’enormità dei fatti, sul territorio intorno a questa vicenda regna un silenzio sovrano.

Anche quanto emerso all’interno della comunità Shalom parla della stessa violenza. Abusi sistematici, insulti, minacce, punizioni degradanti e inumane, privazione del sonno, isolamento e crudeltà come metodo. Una presunta Comunità terapeutica che non cura le persone: le maltratta, le umilia, le sradica dalla propria umanità. Dove gli ‘educatori’ vengono spesso individuati tra le persone che in precedenza hanno subito lo stesso trattamento, selezionati senza alcun tipo di formazione per dare continuità ai metodi repressivi, avvilenti e degradanti, pratiche che ancora oggi caratterizzano la comunità. Negli anni più volte la struttura è finita nel mirino per situazioni di tortura ben lontane da episodi sporadici o accidentali. Un’ampia organizzazione che fa mostra di sé per la presunta accoglienza incondizionata, ma che vive di metodi distanti anni luce dall’offrire cura e sostegno a ragazzi e ragazze che vivono periodi di fragilità. Al di là della bella facciata che mostra all’ingresso, Shalom è disfacimento, afflizione e miseria.
Sebbene questa vicenda abbia avuto grande impatto a livello mediatico, il sensazionalismo legato al
marketing dell’informazione ha già pressochè rimosso quanto avvenuto e le sue implicazioni. Non
accettiamo la retorica della “comunità degli orrori” e della “mela marcia”, la comunità Shalom è conosciuta e attiva da lungo tempo nel bresciano e trattamenti inumani e degradanti come abbiamo visto non sono stati affatto un’eccezione al suo interno, come del resto in moltissime altre strutture.

Dopo gli abusi che hanno visto coinvolta di recente la Cooperativa Dolce, di nuovo a Bologna si parla di maltrattamenti sistematici all’interno di una residenza psichiatrica: persone legate a terra con del nastro isolante, utilizzo punitivo della così detta ‘camera morbida’ su ospiti ritenuti particolarmente ‘problematici’, chiusi anche per giorni, somministrazione di farmaci in dosaggi superiori rispetto a quanto prescritto. Questa volta si tratta di una struttura socio-assistenziale per persone con disagio psichico di Bazzano in Valsamoggia, Villa Angelica, gestita dalla cooperativa Altius. A seguito della denuncia di un ex dipendente la struttura è stata chiusa e le persone trasferite in altre strutture. Sono state emesse sei misure cautelari nei confronti della direttrice e di altri cinque dipendenti, indagati a vario titolo per maltrattamenti e sequestro di persona. La direttrice si trova attualmente ai domiciliari, i cinque dipendenti della struttura hanno invece ricevuto un provvedimento di divieto di avvicinamento alle persone offese.

Privato accreditato, grandi cooperative, fondazioni; enti che muovono molti soldi e che spesso esercitano anche una certa influenza nei rispettivi territori: la Stella Maris ad esempio è considerata un’eccellenza a livello nazionale, riceve abbondanti finanziamenti e onorificenze dalla Regione Toscana, la Cooperativa Dolce è una mega cooperativa che gode di ampio appoggio e gestisce moltissimi servizi nel bolognese, la Shalom è sempre stata sostenuta da personaggi di rilievo.
Questi racconti mettono sotto gli occhi di tutti i dispositivi coercitivi/degradanti insiti in questa tipologia di strutture, dove le persone, ridotte ad oggetti, diventano il bersaglio di violenze e sopraffazioni quotidiane.
Luoghi dove la contenzione fisica e farmacologica è consuetudine e dove le prepotenze sono ordinarie e strutturali.
Riteniamo sia importante non spegnere i riflettori su una violenza così estesa, capillare, non episodica, accettata e sostenuta quotidianamente dal silenzio di moltissimi “professionisti”, tecnici e operatori, assistenti ed educatori, ci piacerebbe partire da qui, dall’omertà che sorregge questi abusi, che non sono episodi, ma più spesso la prassi che regola queste strutture.

Assemblea Rete Antipsichiatrica
https://assembleareteantipsichiatrica.noblogs.org/
Per condividere esperienze e riflessioni: assembleaantipsichiatrica@inventati.org

PISA: martedì 13/02 PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI presso il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica

  • January 29, 2024 9:09 pm

VERITA’ SUGLI ABUSI ALLA STELLA MARIS, SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DEI MALTRATTAMENTI !
Il 13 febbraio 2024 alle ore 14 saremo ancora una volta davanti al Tribunale di Pisa dove si terrà una nuova udienza per i maltrattamenti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia destinata ad ospitare persone autistiche, gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. In questa ulteriore udienza dovrebbero venire sentite alcune dottoresse imputate.

Nell’estate del 2016, in seguito alla denuncia dei genitori di un giovane ospite, la struttura è stata posta sotto controllo con l’installazione di microcamere e, dopo tre mesi di intercettazioni, la Procura di Pisa, dopo aver accumulato prove evidenti, ha configurato l’ipotesi di reato per maltrattamenti.
Tra gli ospiti della residenza, ricordiamo Mattia, morto successivamente nel 2018 per soffocamento, in seguito al blocco della glottide dovuto molto probabilmente al prolungato e eccessivo uso di psicofarmaci. I continui cambi di terapia avevano comportato disfunzionalità e rischi al momento dei pasti di cui la famiglia afferma di non essere mai stata informata. Per questa vicenda è in corso un altro procedimento penale, il processo in primo grado si è chiuso con nessuna responsabilità da parte dei medici e della struttura.

Il processo per maltrattamenti sta andando avanti da più di 6 anni con estrema lentezza: le udienze sono troppo diradate se si considera l’elevatissimo numero di persone invitate a testimoniare. Si tratta, infatti, del più grande processo sulla disabilità in Italia. Nel periodo della pandemia (caso unico nella storia della giustizia pisana) è stato ospitato nel Palazzo dei Congressi di Pisa.

Al momento gli imputati sono 15, tra essi le due dottoresse che gestivano la struttura e il Direttore Sanitario della Stella Maris. Due imputati sono usciti di scena: un operatore che ha patteggiato la pena e il Direttore generale Roberto Cutajar che, avendo scelto il rito abbreviato, è stato dapprima condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, poi è stato assolto nel processo d’appello.

I genitori e i tutori e altri testimoni già ascoltati hanno riportato le violenze subite dai ragazzi di Montalto e documentate dalle videoregistrazioni che testimoniano più di 280 episodi di violenza in meno di quattro mesi, una violenza – quindi – non episodica ma strutturale.
Come ha scritto nella sua relazione il consulente tecnico, professor Alfredo Verde, chiamato a relazionare sui fatti avvenuti: « Leggendo gli atti del presente procedimento abbiamo rinvenuto sicuramente la menzione di una lunga tradizione di abuso e violenza da parte degli operatori, radicata negli anni, e in parte tollerata, in parte ignorata della direzione delle strutture”. Ed ancora: “In queste situazioni si sviluppano degenerazioni in cui la violenza e la sopraffazione divengono gli strumenti usati ogni giorno, e l’istituzione perde le sue caratteristiche terapeutiche per divenire un luogo meramente coercitivo e afflittivo. Il comportamento degli operatori è apparso tipico delle istituzioni totali » .
Per questi motivi, e per ricordare tutte le vittime degli abusi psichiatrici che ancora oggi vengono perpetrati ai danni di persone private della libertà personale e non in grado di difendersi da sole, riteniamo doveroso seguire con attenzione le vicende di questo processo nell’interesse di tutte/i.

Invitiamo a partecipare al PRESIDIO in SOLIDARIETA’ alle VITTIME dei MALTRATTAMENTI MARTEDI’ 13 FEBBRAIO ORE 14 presso il Tribunale di Pisa in Piazza della Repubblica

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
via San Lorenzo 38, 56100 Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org 3357002669

VIAREGGIO: venerdì 2 febbraio ASSEMBLEA PUBBLICA sui MALTRATTAMENTI alla Stella Maris

  • January 22, 2024 10:06 pm

VENERDì 2 FEBBRAIO a VIAREGGIO

c/o il Luogo della memoria e della Solidarietà, Loc. Varignano,

via Aurelia sud 20 (tra la cassa di risparmio di Lucca e il distributore Q8)

ASSEMBLEA PUBBLICA per PARLARE dei MALTRATTAMENTI AVVENUTI ALLA STELLA MARIS di Montalto di Fauglia

INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE

ore 18 proiezione reportage “LA STORIA DI MATTIA- Il più grande processo per maltrattamenti ai disabili in Italia” prodotto dalla RAI a cura di Maria Elena Scandaliato.

ore 18:30 ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA

a seguire APERICENA

Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud

Cantiere Sociale Versiliese

Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa Carrara

per info: antipsichiatriapisa@inventati.org