sab 24/03 a S.Giorgio di Nogaro (UD) presentazione di ELETTROSHOCK

  • March 14, 2018 6:48 pm

SABATO 24 MARZO a S.Giorgio di Nogaro (Udine)
l’Assemblea permanente contro il carcere e la repressione organizza c/o Spazio sociale autogestito “Tai Gjai” in via di Toppo-Wassermann, località Galli, ex “Baby Bar”
alle ore 17:30 la presentazione di

“ELETTROSHOCK” La storia delle terapie elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute.”
a cura del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
Edizioni Sensibili Alle Foglie.

per info:
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org

2 presentazioni di ELETTROSHOCK in Friuli sab 24 e dom 25 Marzo

  • March 9, 2018 3:49 pm

a MARZO DUE PRESENTAZIONI di ELETTROSHOCK IN FRIULI:

SABATO 24 MARZO a S.Giorgio di Nogaro (Udine) alle ore 17:30 c/o Spazio sociale autogestito “Tai Gjai” in via di Toppo-Wassermann, località Galli, ex “Baby Bar”
DOMENICA 25 MARZO a MONFALCONE (Gorizia)
al “Caffè Esperanto” c/o Circolo Libertario in via Terenziana 22 alle ore 15
 
“ELETTROSHOCK” La storia delle terapie elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute.”
a cura del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
Edizioni Sensibili Alle Foglie.
 
per info:
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org

a MARZO 2 PRESENTAZIONI di ELETTROSHOCK in FRIULI

  • March 5, 2018 10:36 am

a MARZO DUE PRESENTAZIONI di ELETTROSHOCK IN FRIULI:

SABATO 24 MARZO a S.Giorgio di Nogaro (Udine) alle ore 17:30

c/o Spazio sociale autogestito “Tai Gjai” in via di Toppo-Wassermann, località Galli, ex “Baby Bar”

DOMENICA 25 MARZO a MONFALCONE (Gorizia)

al “Caffè Esperanto” c/o Circolo Libertario in via Terenziana 22 alle ore 15

“ELETTROSHOCK”  La storia delle terapie elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute.” a cura del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud.

Edizioni Sensibili Alle Foglie.

per info:

antipsichiatriapisa@inventati.org  / www.artaudpisa.noblogs.org

FIRENZE:lun 5/02 Cineforum e Dibattito sulla psichiatria c/o Studentato Autogestito PDM27

  • January 29, 2018 3:52 pm

FIRENZE LUNEDI’ 5 FEBBRAIO 2018

c/o STUDENTATO AUTOGESTITO PDM 27 in via Ponte di Mezzo 27

 “PERSONE, NON PROBLEMI” CINEFORUM e DIBATTITO SULLA PSICHIATRIA

alle ore 21 proiezione di:

“la stanza delle pietre e del cielo” con la presenza di F.Maranta

“Pietro” e  ”Cortoshock” con la presenza del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud-Pisa

per info:antipsichiatriapisa@inventati.org

PISA mart 30/01 incontro con Renato Curcio “TRA INNOVAZIONE e CONTROLLO DI MASSA” c/o Circolo Rinascita

  • January 19, 2018 12:37 pm

PISA MARTEDI’ 30 GENNAIO
c/o Circolo Arci Rinascita in via del Borghetto 37

“TRA INNOVAZIONE e CONTROLLO DI MASSA.Miti e derive dell’Impero Virtuale”
incontro dibattito con Renato Curcio
autore di “l’Impero virtuale, l’egemonia digitale e la società articificale”

organizza:
Redazione pisana Lotta Continua
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
Oseervatorio Antiproibizionista Canapisa Crew

per info: redazione.lc.pi@gmail.com

CIAO GIORGIO ANTONUCCI…

  • November 20, 2017 4:29 pm

Apprendiamo con tanta tristezza la notizia della scomparsa di Giorgio Antonucci, avvenuta sabato 18 novembre nella sua casa di Firenze.
Perdiamo un grande uomo, che con una pratica coerente alle sue idee, ha contribuito a liberare tante persone rinchiuse nelle strutture manicomiali e ha lottato contro la psichiatria e i suoi abusi.

In suo ricordo mettiamo il link a questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=N8omMIQBttY

il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud – Pisa

lun20/11 TRANSGENDER DAY: a Pisa proiezione di “The DANISH GIRL” c/o aula magna Scienze Politiche

  • November 18, 2017 11:26 am

“The Danish Girl”
Lunedì 20 Novembre alle ore 20:30 c/o Aula Magna Scienze Politiche – Via Serafini 3 Pisa

All’interno del Cineforum “Robe da Matti?” abbiamo deciso di inserire la proiezione di “The Danish Girl” in occasione del Transgender Day of Remembrance che si celebra il 20 novembre per ricordare le vittime dovute alla transfobia, riconducibile ancora una volta alla matrice patriarcale.

Come collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud insieme a Queersquilie, La Collettiva abbiamo pensato di condividere, in seguito alla proiezione del film, una riflessione sui legami tra sessualità e psichiatrizzazione.
La transessualità è stata infatti concepita sin dagli anni ’60 come una patologia, un disturbo dell’orientamento sessuale definito disforia di genere e inserito nel 1980 nel Dsm (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). In questo manuale sono diversi gli orientamenti sessuali ad essere stigmatizzati come patologie psichiatriche ed essere dunque approcciati come questioni di tipo medico. Se nel 1973 l’omosessualità viene finalmente espulsa dal Dsm, la transessualità continua ad apparrire tra le patologie psichiatriche anche nella versione più recente del manuale, nel 2015.
La lettura psichiatrizzante accompagna le persone trans nel loro percorso di vita poichè in numerosi protocolli per il cambio dei documenti, come in molte altre sfere della vita quotidiana, è richiesta una perizia di disforia di genere.

Ci interessa dunque cogliere questo momento per confrontarci sia sulla tematica presentata che sulle lotte che, in vari campi, vengono combattute per riconoscere il diritto di ognun@ di noi a vivere il proprio corpo e la propria sessualità in libertà.

per info: antipsichiatriapisa@inventati.org

CINEFORUM ANTIPSICHIATRICO “ROBE DA MATTI?” c/o Dipartimento Scienze Politiche a Pisa

  • November 9, 2017 4:32 pm

“ROBE DA MATTI?” ciclo di film sulla follia e la sua percezione.

L’assemblea Aula R e il collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud, presso l’aula magna del Dipartimento di Scienze politiche in via Serafini 3, propongono un ciclo di film al fine di affrontare il tema dello stigma della salute mentale e degli abusi che avvengono nel campo della psichiatria.
Folle? Normale? Chi definisce quali sono i confini dell’uno e dell’altro?
Con questa introduzione non vogliamo proporre delle risposte, ma stimolare i vostri (e anche nostri) dubbi sul tema della salute mentale e della psichiatria, visionando alcune pellicole e dopo confrontarci su questi temi.
Tutte le proiezioni inizieranno alle ore 21.

15 novembre “the Experimet”- Paul Scheuring (2010)
“Ispirato al reale esperimento di Philip Zimbardo avvenuto a Stanford nel 1971. L’esperimento prevedeva l’assegnazione, ai volontari che accettarono di parteciparvi, dei ruoli di guardie e prigionieri all’interno di un carcere simulato. L’esperimento della prigione di Stanford fu un esperimento psicologico volto a indagare il comportamento umano in una società in cui gli individui sono definiti soltanto dal gruppo di appartenenza.”

29 novembre “la Pecora nera”- Ascanio Celestini(2010)
“Il manicomio è un condominio di santi. So’ santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo”.

6 dicembre “Mommy”- Xavier Dolan (2014)
“In un possibile futuro prossimo, il Canada ha approvato una controversa legge, denominata S-14, che consente ai parenti di minori difficili, in caso di emergenza, di effettuare un ricovero coatto presso un istituto psichiatrico, saltando la procedura legale. Diane, una donna sola, entra nel centro di recupero al quale Steve, il figlio quindicenne, è stato affidato dopo la morte del padre. “

per info: antipsichiatriapisa@inventati.org

 

 

ELETTROSHOCK: MA QUALE CURA?

  • October 27, 2017 5:10 pm

In merito all’articolo pubblicato sul “Il Tirreno” nella pagina di Pisa
il 14 ottobre scorso abbiamo scritto un nostro articolo.

 

ELETTROSHOCK: MA QUALE CURA?

Come Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud da anni siamo impegnati sul territorio per contrastare gli abusi della psichiatria, ponendo particolare attenzione alle modalità e ai meccanismi attraverso i quali essa si espande sempre più capillarmente e trasversalmente.

A quasi ottanta anni dalla sua invenzione, possiamo affermare che l’elettroshock è l’unico trattamento, che prevede come cura una grave crisi organica dei soggetti indotta a tale scopo, mai dichiarato obsoleto.

Anzi, si è cercato di modernizzarlo, sin dai primi anni, infatti già nel 1943 il professor Delay mise a punto una nuova tecnica: l’elettroshock sotto narcosi, anche detta elettroshock terapia modificata.

L’elettroshock oggi viene chiamato TEC (terapia elettroconvulsiva) ma rimane la stessa tecnica inventata nel 1938 da Cerletti e Bini. Cambiare nome all’elettroshock ha aperto la via a due ordini di cambiamento: anzitutto si è assicurato il proseguimento del trattamento riducendo il dibattito alle linee guida per l’utilizzo, nei soli ambiti medici e politici; l’altro cambiamento è rappresentato dall’opinione diffusa che lo vede come pratica non più utilizzata, superata e obsoleta, allo stesso modo dei salassi per mezzo di sanguisughe. Invece si tratta sempre di far passare la corrente elettrica per la testa di un paziente, che passando attraverso il cervello, produce una convulsione generalizzata. Migliorandone le garanzie burocratiche, così come introducendo alcune modifiche nel trattamento, vedi anestesia totale e farmaci miorilassanti , non si cambia la sostanza della TEC.

Rimangono la brutalità, la sua totale mancanza di validità scientifica e l’assenza di un valore terapeutico comprovato. I meccanismi di azione della TEC non sono noti. Per la psichiatria «rimane irrisolto il problema di come la convulsione cerebrale provochi le modificazioni psichiche» e «non è chiaro quali e in che modo queste modificazioni (dei neurotrasmettitori e dei meccanismi recettoriali) siano correlate all’effetto terapeutico» (G. B. Cassano, Manuale di Psichiatria). Ma per chi subisce tale trattamento la perdita di memoria e i danni cerebrali sono ben evidenti e possono essere rilevati attraverso autopsie e variazioni elettroencefalografiche anche dopo dieci o venti anni dallo shock.

Relativamente all’attuale e globalizzato panorama d’impiego dell’elettroshock, poco trasparente e condiviso, continuiamo a porci domande come queste.

Perché questo trattamento medico – che per stessa ammissione di molti psichiatri che lo hanno applicato e che continuano ad applicarlo – utilizzato in passato come metodo di annichilimento dell’umano, come strumento di tortura, come mezzo repressivo contro la disobbedienza, non viene dichiarato superato dalla storia?

È sufficiente praticare un’anestesia totale per rendere più umana e dignitosa e legittima la sua applicazione?

Durante la sua applicazione pratica, si sta ancora immettendo corrente elettrica verso il cervello di un proprio simile oppure si effettua un intervento equiparato ad ogni altra operazione chirurgica peraltro senza usare bisturi?

Possono dei benefici temporanei, che per avere effetto devono comunque essere accompagnati dall’assunzione di psicofarmaci, essere un valido motivo per usare questo trattamento?

Si possono ignorare gli effetti negativi dell’elettroshock?

Ci teniamo a ribadire che nonostante le vesti moderne l’elettroshock rimane una terapia invasiva, una violenza, un attacco all’integrità psicologica e culturale di chi lo subisce. Insieme ad altre pratiche psichiatriche come il TSO, l’elettroshock è un esempio, se non l’icona, della coercizione e dell’arbitrio esercitato dalla psichiatria. Il  percorso di superamento dell’elettroshock e di tutte le pratiche non terapeutiche deve essere portato avanti e difeso in tutti i servizi psichiatrici, in tutti i luoghi e gli spazi di cultura e formazione dove il soggetto principale è una persona, che insieme ai suoi cari, soffre una fragilità.

Per chiunque voglia approfondire l’argomento, come collettivo abbiamo scritto il libro “ELETTROSHOCK. La storia delle terapie elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute.” Edizioni Sensibili alle foglie 2014. Questo libro propone un viaggio nella storia delle shock terapie, che precedono e accompagnano l’applicazione della corrente elettrica al cervello degli esseri umani e delle testimonianze di persone in carne ed ossa, che sono state sottoposte all’elettroshock. Lo trovate sul nostro sito scaricabile gratuitamente www.artaudpisa.noblogs.org

COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO ANTONIN ARTAUD, Via San Lorenzo 38 Pisa, tel. 3357002669  antipsichiatriapisa@inventati.org  www.artaupisa.noblogs.org

PISA: giov 12/10 APERICNA MUSICALE BENEFIT spese legali del Collettivo Artaud

  • October 5, 2017 9:10 pm

GIOVEDI’ 12 OTTOBRE

Il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud e l’Osservatorio Antiproibizionista Canapisa Crew Presentano:

APERICENA MUSICALE

BENEFIT per le spese legali del Collettivo Artaud dalle ore 19 c/o Circolo Anarchico vicolo del Tidi 20 Pisa